

GIORNALI E GIORNALISTI PIEMONTESI-LIGURI
(17) Più tardi, il giornaletto, che fu continuato dalla
ved. Como, s’intitolò:
Arrivi di terra e di mare.
Del resto,
a Genova, si pubblicarono altri fogli simili. (Ili
Annunzi
degli arrivi di mure
ili G. B. Ferrando, sospesi nel 1843,
riapparvero nel 1844. il
Duino di Genova,
che pubblicava.^
nel 1828, avrebln1 dovuto risorgere nel 1842, ma alla fine
del 1844 non risultava ancora alla Polizia che ciò fosse
avvenuto.
(18) Avrebbe dovuto intitolarsi:
L'Espero.
(li*) Nel 184(1, quando già da circa tre anni il
Corriere
erasi cambiato da ebdomadario in quotidiano, il Pellas
ottenne di pubblicare a parte, settimanalmente, un appen
dice con le «sentenze dei tribunali dei R.R. Stati, degli
altri paesi italiani, della Francia e dell'Inghilterra in materia
commerciale, con note relative alle varie legislazioni e alle
idee dei giureconsulti sulle questioni decise ». Ricordo poi
qui anche che, nel dicembre 1843, l’avv. Nicolò Gervasone
ebl>e il permesso di pubblicare un periodico intitolato:
{{accolta di sentenze del Senato di Genova.
(20) Avvocati G. B. Torre. Gaetano Morello. Cesare
Leopoldo Bisio, Nicolò Federici, Costa di Beverino, Ippo
lito Daste e Pietro Giordani «letterato degli Stati di Maria
Luigia ».
(21)
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Ponthenier, nel marzo 1836, aveva avuto il per
messo di pubblicare, sotto la direzione di Emanuele Solari,
una
Gazzetta medica ligure
che forse non vide mai la luce.
Nel gennaio 1839 presentò e lasciò poi cadere la domanda
di un
Giornale di scienze mediche
; e la medesima cosa fece,
nel 1840, il medico G. B. Carbone per un
Giornale medico-
chirurgo.
(22) Su questo giornale ved. le notizie, non però tutte
esatte, di A. Neri, in
Rass. naz..
dicembre 1922. Fu fondato
e diretto dal sac. Gio. Battista Spotorno, professore di elo
quenza latina nella R. Università. Prima di chiamarsi
Suovo giornale ligustico
(1» serie, 1831-1834: li* serie, 1837-
1840), s’era detto
Giornale ligustico
(1827-1829). Lo Spo
torno fu autorizzato a riprendere la pubblicazione nell'aprile
1837: restituì il permesso nell'ottobre 1841. Ved. per lo
Spotorno e, in genere, per le persone nominate in queste
noterelle i recenti lavori di V. Vitale
(Onofrio Scassi e la
vita genovese del suo tempo,
1768-1836, Genova, Società
ligure di st. patria, 193-’ . PP- 267, 274 e
passim)
e di Arturo
Codignola
(Dagli albori della libertà al proclama di Monca-
lieri. Lettere del conte Petitti di Roreto a Michele llrede,
in
lìibl. di stor. ital. recente,
1**31).
(23) Firmato: Francesco Parodi.
(24) Firmato: Francesco Parodi.
(25) Firmato: Francesco Ramognini.
(26) Firmato: Francesco Parodi.
(27) La
Rivista ligure
era pubblicata da Michele Erede,
che ebbe il permesso nel gennaio 1843. Usciva mensilmente
e contava tra i suoi collaboratori Gerolamo Botto, Barto
lomeo Gherardi, Angelo Bo, Giuseppe Denotaris, Giovanni
Balestrieri, Felice Isnardi, Nicomede Bianchi, Prospero
Viani e Agostino Cagnoli. Morì nel 1845 secondo A. Neri,
nel 1846 secondo A. Manno. — li
Raccoglitore
fu autorizzato
il 18 dicembre 1844, e divenne
L ’eco dei giornali
alla fine
del 1845.
(28) Pubblicato in parte da A. Manno (cit.
Aneddoti
documentali
etc., p. 57).
(29) Nel gennaio 1846 fu negato il permesso al marchese
Francesco Pallavicini che voleva pubblicare
La favilla, gior
nale di lettere e- scienze,
di carattere riformatore liberale.
Nel settembre 1845 lo stesso era avvenuto a Giorgio Faziola.
tìglio del tip. Nicola, per le
Letture domestiche
perchè «privo
di mezzi »; e nel 1841 a Luigi Grillo, Andrea Bornes e Pietro
Catfarelli, cappellani della R. Marina, per
La Patria, letture
pei soldati e pei marinai
perchè il Paolucci non aveva dato
informazioni favorevoli in fatto di moralità. Anche Giovanni
Grondona dovette rinunziare, intorno a quegli anni, alla
pubblicazione di un
Magazzino di notizie bibliografiche e
commerciali
perchè, prima del 1840. era stato condannato
per aver introdotto in Genova libri proibiti.
(F. po«U8— « Sacittt Aarici MI'Aite HM
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