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C O O P E R A T I V A C A S E D EG L I IM P I E G A T I

per i decessi e per altre cause erano stati alquanto

trascurati, ed una grande quantità di soci potè avere

e giustamente l'agognato alloggio a buon mercato;

si provvide alla sopraelevazione dei fabbricati di

via Santa Giulia e di via Rossini in attesa che presto

i richiedenti possano essere soddisfatti anche con

l’assegnazione delle casette-giardino in proprietà.

«Gli affitti vennero sempre mantenuti su basi

inferiori a quelle del mercato, ed ancora oggidì, mal­

grado le nuove costruzioni, i maggiori tassi, le aumen­

tate spese di manutenzione ed il pagamento della

imposta sui fabbricati per buona parte delle costru­

zioni, l ’importo degli affitti non supera la proporzione

di circa le tre volte anteguerra, con positivo imme­

diato vantaggio per tutti i soci assegnatari, mentre

agli azionisti venne sempre accordato un equo inte­

resse pel capitale versato, le cui azioni vennero con­

servate del valore di lire 100, che, se non si possono

più formare col pagamento di lire 2 al mese, vengono

però sempre accordate speciali facilitazioni a quanti

le richiedono.

«Passando quindi ad un po’ di statistica, la Coo­

perativa possiede 7 fabbricati per un valore odierno di

circa 4 milioni e mezzo di lire, con un residuo di debiti

mutuari al 30 giugno di lire 1.352.560 col tasso mas­

simo del 5,80 % — ora ridotto al 5,50 % — mentre

i debiti con tassi superiori vennero estinti con eco­

nomie di bilancio.

« Il numero dei soci è sempre in aumento mal­

grado le continue perdite per decessi e traslochi.

Oggidì i soci sono 530 e le domande continuano nu­

merose specialmente tra i giovani che vengono pre­

parati per potere assumere i posti di direzione e di

comando.

«Ad amministrare il patrimonio sociale in questi

25 anni sono passati a formare il Consiglio di Ammi­

nistrazione ben 81 soci con 5 presidenti e 13 sindaci,

ed il

ricori

viene tenuto — ed è bene citarlo a titolo

di benemerenza — dal sodo fondatore sig. Ferrerò

cav. Giuseppe, che, primo firmatario dell'atto costi­

tutivo, fece parte del Consiglio di Amministrazione

per ben 21 anni su 25, ed ora da ben 7 anni ricopre

con lodevole attività la carica di vice presidente.

«Dovrei ora specificare il laborioso lavoro com­

piuto dal Consiglio di Amministrazione in questo

ultimo decennio. Mi si permetta di sintetizzarlo con

stile fascista:

«Adesione all’E. N.

F.

C. sin dall'inizio ed in­

quadramento manie e materiale nei ranghi del Re­

gime - Regolarità amministrativa e finanziaria -

Aggiornamento dello Statuto e Regolamento colle

leggi fasciste - Ripresa delle costruzioni - Disciplina

e cameratismo fra i sod - Partedpaziooe ai congressi,

adunate e a tutte le manifestazioni del Regime -

Partedpaziooe alle Esposizioni di Torino e Roma

con premiazione - Concessione di contributi per la

costruzione della casa della Cooperazione in Roma,

per k costituzione deD’Euie dei «»«■« nell'Agro

Fantino ed adesione a tutte le sottoscrizioni finan-

zuuivi

001

nostro moocsto ouanoo *•

Partecipazione come Cooperativa al benemerito Ente

Opere Assistenziali in sovrappiù di quanto già ver­

sano i soci personalmente.

«A ricordo infine dell’attuale ricorrenza, il Con­

siglio di Amministrazione ha deliberato che vengano

stanziati annualmente speciali fondi per elargire ai

figli dei soci appartenenti alle organizzazioni giova­

nili del Regime, delle borse di studio, di premi per

l’educazione fìsica, e dei premi di natalità per le

famiglie dei soci assegnatari.

«Di presentare al più presto i definitivi progetti

per la costruzione di casette-giardino da assegnare

in proprietà, per accontentare le richieste di parecchi

soci, e che dovranno fabbricarsi nel 1936.

«Di versare all’E.

0

. A. una somma doppia di

qufclla assegnata negli anni precedenti.

«Debbo ora passare in rassegna tutti i buoni —

persone ed Enti — che sotto molteplici forme hanno

aiutato lo svolgimento regolare della nostra Coope­

rativa. Ed omettendo l'attività dei sod — ritenendola

quasi doverosa — ricorderò prima di tutti, e lo facdo

con grande commozione, la benevolenza e la colla­

borazione fraterna dei primissimi organizzatori dello

E. N. C. e cioè dell'on. Domenico

]

co e del

dott. Ferrara, troppo presto rapiti al nostro affetto,

ed ai quali invio il nostro reverente saluto - Le

LL. EE. i Prefetti che si sono susseguiti nella Reg­

genza della Provincia - L'on. Andrea Gastaldi sia

come Segretario interprovinciale della nostra Fede­

razione, sia come Capo del Fascismo Torinese -

L'attuale Segretario Federale comm. Piero Gazzotti,

che lontano da noi per doveri di carica, ha voluto

benignamente ricordarci in questa solenne ricorrenza -

I dirigenti tutti dell'E. N. F. C. - L’aw . Pasinati,

attuale Segretario della Federazione, che continua­

mente d prodiga la sua competenza ed il sup ap­

poggio - Il Collegio Sindacale ed i Consulenti tecnici

e Legali.

«Un ringraziamento sentito nd dobbiamo pure

agli Enti finanziari: Istituto Nazionale delle Assicu­

razioni, Cassa di Risparmio, Istituto di San Paolo,

che d hanno concessi i fondi per potere provvedere

alle costruzioni, ed uno spedale nd lo dobbiamo

all’Amministrazione Comunale di Torino, che sin

dall'origine, d ha dimostrata la sua benevolenza

acoordandod la

per «na importante

Mimma solo basandosi sulla bontà dell’idea e sai

bisogni drlls categoria richiedente, ed 01 npfnal

modo all’on. Signor Podestà, ed ai Signori Vice-Po-

destà, che ancora ultimamente con larghezza di ve-

date, die non solo i nostri soci, ma tutti i cittadini

torinesi fyp conoscono od apprettano^ hanno con*

cesse nuove fadhtazioni. permettendo cosà k prò-

*

J—1

• f

^

sedizione dei programma somale.

«L'on. Andrea Gastaldi, buono come sempre

t

specialmente oot cooperatori, d dirà fra breve da

pan suo e co lk sua p m k affascinatrice e vivìfica*

trice «m» bontà

rr«»ìnnr. dei snoì beasÉd

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