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spettacolo »■

donte une ville telle que Turin

nc

peut se passer et que des considérations

majeures nòcessitent

», dichiarava di versare

duemila quattrocento lire.

V ’ha di più. Fra tanto legiferare degli

uni e degli altri, in mezzo ad una densissi­

ma selva di contraddizioni, era ancora da

risolvere il quesito semplicissimo : chi fos­

se in realtà il proprietario del teatro delle

Arti. Quando si affacciava forzosamente

questa domanda, era uno squagliarsi punto

edificante, o un palleggiarsi amenissimo di

oneri e di competenze. Così ancora sino al

ventitré germinale dell’anno XI non erano

ben definite quali fossero le mansioni spet­

tanti al Commissario di Polizia e al Maire

circa alla vigilanza sui teatri. Rimaneva poi

ancora da stabilire, chi sarebbe stato l’im­

presario del teatro delle Arti, perchè il Pre­

gliasco, abbandonato dai suoi soci, dopo

avere invano bussato a cento usci per tro­

varne dei nuovi, aveva finito per chiedere

con insistenza e ottenere lo scioglimento del

contratto. Si era tuttavia ricostituita una

nuova Società formata dai cittadini archi­

tetto Piacenza, che abbiamo veduto bigotto

della Monarchia e nemico acerrimo dei par­

rucchieri teatrali, di suo figlio, da certi Ca-

nosio, Crivelli e Pietro Turpin. Agli altri

due punti provvedeva il Generale Menou.

Con un decreto del quattro frimaio dell’an­

no XII ii

Le Grand Thóatre des Arts

,

situé

au bout de Vaile du palais dit des Secretai-

ries

» venne dato alla Città e al Comune di

Torino, salva naturalmente l ’approvazione

del Governo centrale. Il cittadino Maire e i

cittadini Municipalisti, sotto l ’autorità del

cittadino Prefetto del Dipartimento del Po,

dovevano esaminare, se convenisse loro la

accettazione del dono. In caso affermativo

spettava loro di provvedere alla formazione

degli inventari e dei verbali richiesti (154).

La Municipalità, basandosi suU’articolo

secondo del decreto, col quale era lasciata

libera di accettare, o meno il dono, su pro­

posta del cittadino Rondolino, municipali-

sta, la respinse. Il Governo Centrale però le

diede torto, perchè confermò pienamente il

decreto Menou, passando oltre sul rifiuto

opposto (155).

Il provvedimento, ora ricordato, era stato

preceduto da altro emanato il tre brumaio

dell' anno X II, col quale si ordinava l ’aper­

tura del teatro (156).

(134)

27.me

Division Militaire.

REPL'BLIQLE FRANCAISE

L ib erti

E galité

L e G eneral Menou

Adm inislraleur G eneral

« Considerarli qu ii est convenable. que la V ille de Tu-

rin élevée aujourd'hui au rang de* 23 principale» Ville»

de F rance jouisse de tou» le» avalliate» et de l’éclat qui

appartiennent è une ville de cet ordre ;

Arrèle ce que suit :

• Art. I. Le Grand Thétre. dit de» Arts. situé au

bont de 1 aile du Palais et de» secretaireries est donne à la

Ville et C«minime de Turin pour en jouir provvisoirement

jusqu à ce que le Gouvernement supérieur de la Repu-

blique* ait prnnoncé détinitivement sur cet objet.

• Art. 2. Le citoyen Maire et tout ce qui compose la

Municipalité de Turin. opérant sous I autorité du citoyen

PreL-t du Dopartement du Po. éxamineront s ii doivent o'i

non accepter cette donation au norn de la Ville de ’l urin.

a fin q je dans le ca» de Taf lumai ive, il» dressent à cet

e^ard tous le» actes et procée» verbaux voulus par la loy

i*t qui srront adressez par I Adm<nistration Générale au

Gouvernement de la République. qui prononcera ce qui

lui paroitra convenable.

« Art. 3. Le citoyen Préfet du Département du Po, le

Maire et la Municipalité de Turin sont chargé» chacun

en ce qui !es concerne de l'exéculion du present arrèté.

« Fail au Palai» de l’Adininistrateur Général le 4 fri-

maire an. XII •.

(Arrh Mtinicip.. Carte del Periodo franco*).

(133) La data della deliberazione del Consiglio Muni­

cipale è del 16 pluvioso dell’anno XII.

(136)

27.me

Division Militaire.

REPUBL1QUE FRANCAISE

L ib erti

Egalité

L e C en tral Menou

A dminittrateur G énéral.

« Considérant que l’ouverture du Grand Théatre de

Turin pendant le carnaval prochain est presque un be-

soin pour les habitant» de cette Commune, accoutumés au

spe<-tacle de» Grand» Opéras : qu elle est demandée par

toutes le» autorité» constituées; qu elle donne l'existence