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Quanto alla divisione degli incarichi, lo

stesso generale Menou volle, che al Com­

missario di Polizia fosse affidata la parte

disciplinare (incolumità delle persone, or­

dine. tranquillità), al Maire la censura sulle

produzioni, sugli spettacoli, la fissazione

dei prezzi d’ingresso, la vigilanza ammini­

strativa, ecc.

Nell’autunno invece di altro spettacolo si

ebbero undici rappresentazioni date dalla

compagnia di prosa di Giuseppe Pellandi,

che godeva assai buon nome, ed aveva agi­

to per molti mesi al teatro Carignano. Lo

spettacolo d ’apertura fu la

Figlia dell’Aria

di Carlo Gozzi, posta in scena con decora­

zioni, vestiari di lusso e con musica e danze.

Si riattivò anche per la circostanza la celebre

fontana d ’acqua, esistente sul palcoscenico,

che da oltre vent’anni non era più stata mes­

sa in azione.

Pareva, che una disdetta pesasse sulle

sorti del teatro delle Arti. L ’apertura della

stagione di carnovale riuscì assai poco bril­

lante. A ll’ultima ora, la prima donna si­

gnora Angela Perrini cadde improvvisa

mente ammalata. Gli impresari, confidando

in un pronto ristabilimento, ritardarono di

due sere l ’andata in scena dell’/nes

de Ca­

stro

dello Zingarelli, colla quale inaugura­

vano la loro azienda. Purtroppo non si trat­

tava di male così breve, onde si dovette cor­

rere ai ripari e far cantare la parte assai pe­

sante della protagonista dalla signora V i­

gnati, supplemento, la quale con molta ab­

negazione accettò la dolorosa prova. 1 mi­

racoli in materia teatrale non si possono

fare, e la massima buona volontà, e gli ap­

plausi del pubblico non valsero a rinfran­

carla. La signora Vignati aveva dovuto im­

parare frettolosamente la parte e non es­

sendone ancora ben sicura, la memoria le

venne meno e dovette cantare colla parte in

mano. 11 sipario dovette abbassarsi dopo la

prima scena del secondo atto.

Lo spettacolo a cagione della malattia

della Perrini si dovette rappresentare in­

completo sino ai quattordici di gennaio.

L ’artista, rimessa in salute, fu accolta con

molti applausi, che non le vennero meno

nella

Lodoiska

di Gian Siinone Mayr.

La parte coreografica ebbe anch’essa la

sua burrasca. Il ballo

Le miniere del a Po­

lonia,

del coreografo Giannini non soddi­

sfece il pubblico, che lo accompagnò a suo­

no di fischi per due sere. Il divieto di ulte­

riori riproduzioni dell'azione disgraziata ri­

condusse la calma.

Guai peggiori e deplorevoli si ebbero al­

l'ultima rappresentazione della stagione. I

malcontenti vollero sfogare il loro pessimo

umore contro la prima donna, che colla sua

malattia aveva loro urtato i nervi. Si sapeva,

che essa doveva prendere commiato dal

pubblico cantando u

>composto, per

la circostanza dall’avvocato Domenico Ros­

setti e musicato dal violinista Molino. Ap-

à plusieurs artistes précieux et des ressources à 1 indi -

«enee pendant la dure saison d’hiver ;

•Considérant que l’assurance donnée aax entrepreneurs

du Grand Théatre de la cloture des autres spectacles et

!>als payés aux htures où le Grand Théatre jouera. n est

point une concession préjudiciabie aux droits des proprie-

taires des autres théaties, a!tendu que ceux ci n’ont été

hatis qu a cette condition ;

Arrète :

1.

» L ’ouverture du Grand Théatre de Turin aura lieu

pendant le Carnaval.

2

.

« Les autres théatres ou bais payés en cette Commune

seront fermés aux heures où le Gran Théatre jouera.

3.

« Le dixième de la recette à prelever en iaveur des

indigents sera utilement compensé par deux representa-

tions dont les entrepreneurs (eront tous le frais.

« Le Commissaire General de Police et le Maire de Tu ­

rin sont chargés chacun en ce qui le concerne de l’éxé-

cution du présent arrète sou l’autorité du Préfet de Dé-

partement.

• Fait au Palais de l'Administrateur Gnéral le 3 bru­

maire an. XI.

L e G eneral Merton

».

I

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