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Storia e critica della letteratura italiana.

Il

Dizionario storico manuale della lette­

ratura italiana

di Vittorio Turri. edito dalla

Casa Editrice G. B. Paravia e C. di Torino

,

per

la prima volta, nel 1900

,

da tempo si poteva

giudicare superato

,

sia per la tecnica struttu­

rale. sia per scarsezza di informazioni bio-bi­

bliografiche. sia

,

e soprattutto, perchè non era

stato tenuto conto. Jorzatamente. delle fortunose

vicende che contraddistinguono la storia civile

e letteraria della Patria nostra dal 1900 ad

oggi. Un

magnum aevi spatium,

che raccoglie

non soltanto manifestazioni nuovissime nel

campo letterario, ma una schiera di scrittori

significativi, che caratterizzano il rivivere del

pensiero italiano in una nuova atmosfera, dalla

morte del Carducci a noi.

La Casa Paravia ha pensato ad un completo

rifacimento del Turri. abbandonando il sistema

di aggiungere appendici ad ogni ristampa.

Il poderoso compito del riordinamento e del­

l'aggiornamento venne affidato al prof. Um­

berto Renda: e l'opera, che da pagine 412 è

passata a pagine 1143. esce ora. dopo due anni

di paziente, scrupolosa, intelligente revisione col

titolo:

Dizionario storico-critico della lettera­

tura italiana,

che è più aderente all'indole del

rifacimento.

Anzi tutto il Renda, mantenendo l'ordine al­

fabetico proprio del dizionario, ha eliminato una

decina di nomi

,

che nulla o pochissimo contano

nel campo letterario, e ne ha aggiunto parecchie

centinaia. Le aggiunte

,

a parte il criterio del

tempo che va dal 1900 ad oggi

,

sono state sugge­

rite dal contributo che i vari autori prescelti hanno

portato, con le loro opere

,

in un determinato set­

tore letterario. Le categorie cui essi appartengono

sono quelle che alla formazione dello spirito na­

zionale dònno contributi fattivi, ben assimilati

o assimilabili : letterati propriamente detti

,

sto­

rici, giornalisti

,

scrittori, autori politici e lette­

rario-filosofici: una schiera insomma numero­

sissima. sebbene non completa, di quanti ieri

portarono e di quanti oggi portano il tesoro

,

o

utile o innovativo, alla formazione del dima

letterario svariatissimo che fa 1'Italia moderna e

contemporanea

,

sotto questo aspetto, non indegna

dell'Italia passata. Eguali cure sono state dedi­

cate alle aggiunte e modificazioni che riguardano

gli scrittori

*

classici

>.

Le voci di carattere generale sono state note­

volmente accresciute: quelle preesistenti rifatte

secando le ultime risultanze dottrinarie. Ad

esempio, le voci

Rinascimento

e

Romanticismo,

spogliatesi del vecchiume che le sfigurava

,

sono

presentate come indirizzo di una nuova vita, sof­

ferta e vissuta. nell'impeto di passioni che batta­

gliando crearono e possono comunque ancora

creare.

Particolarmente è stata curata la parte biblio­

grafica.

Infine occorre rilevare in questo aggiorna­

mento non tanto la dovizia del notiziario quanto

la finalità educativa delle giovani generazioni

che il Renda ha voluto raggiungere con la opera

sua. Il

Dizionario storico-critico della lettera­

tura italiana

non è soltanto un repertorio di

nomi, di dati e di fatti, come la maggior parte

delle opere biblic

he generali. Il criterio in­

formativo è sempre subordinato al concetto for­

mativo. Dall’esame analitico, storico-estetico degli

scritti di ogni singolo autore o dall'approfondi­

mento di una corrente letteraria, il Renda trae

una nota speciale, non cattedratica ma genial­

mente artistica

,

incastonata nel giudizio gene­

rale. che mette in rilievo il contributo che gli

scritti portarono e

per gli autori viventi por­

tano

alla formazione e alla elevazione del­

l'anima nazionale. oggi polarizzata, dopo la

Marcia su Roma, nella spiritualità fascista.

* * *

Il

volume

Scrittori del ‘900

di Paolo Apo­

stoliti

(

G. B. Paravia, Torino) costituisce un

utile complemento al dizionario di Turri e

Renda.

L'autore si è proposto l'inquadramento della

critica nelle sue funzioni ecdtative dell'attività

letteraria in un determinato secolo. Egli senza

sermonizzare accenna alla funzione normaliz­

zatrice ddla critica. L'esame dell'Apostoliti è

più profondo che esteso (pur senza nulla dimen­

ticare di ciò che apparve nd campo critico dal

1900 ad oggi), sicché la fisionomia di ogni

scrittore

poeta

.

commediografo

,

narratore

e la struttura della sua arte appaiono netta­

mente riflesse

,

non soltanto perchè uscenti nitide

dalla matrice critica, ma perchè le giudiziose

rettifiche drlTApopoliti smussano gli inevitabili

errori della critica unilaterale e soggettiva.

Paolo Apostatiti prerisa così che il tanto de­

precato decadimento della letteratura novecen­

tista non è una realtà di fatto, tanto meno

nitiva e immutabile nella stana letteraria di

questo quarantennio.