

ERMANO POLITI - FAVOLE NELO
Egli guarda una grande parete sulla quale
si
dispongono figure quasi per forza autonoma,
ciascuna ritrovando il suo luogo come doveva
essere nel momento remoto della nascita
del quadro. La loro funzione vive dall’istante
in
cui il quadro ha incominciato a traspor
tare la sua vita dalla mente dell’artista alla
parete od alla tela: la favola si distende
facile e piana sul muro come in un affresco
antico, e riempie colla sua musica gl'inter
stizi tra le figure.
Di fronte alla sua opera egli lavora con
tutto quello che l’estro può suggerire alla
più sbrigliata fantasia, ma lo domina e lo
contiene colle esigenze teoriche dell’arte. Poi
ché questo pittore, che tanto facilmente ama
la favola più distesa, è poi accuratissimo
nell’esecuzione, rigettando ogni facilità che
potrebbe un poco semplificare il vasto impe
gno del lavoro.
Il suo studio é pieno di figure, abbozzi,
studi di panneggi, nudi, schizzi, disegni, car
toni: cose che servono alla costruzione della
sua opera, e nello stesso tempo documen
tano la cura grandissima ch’egli pone nel
realizzare l’ispirazione artistica secondo tutte
le regole del trivio e del quadrivio della pit
tura. Seguire anche solo per qualche tratto
lo sviluppo dell’arte di Politi vuol dire pas
sare attraverso le visioni più disparate, dai
primi esperimenti accademici ai tentativi nove
cento, dal paesaggio alla figura, dalla tem
pera all’affresc« .. nome di Diirer come
quello di de Chirico, il colore di de Pisis come