

Fi«. 3 . Lapida del r««tauro d i S. M a rtin o (l« N )
1252. IH maggio. — Innocenzo IV papa
concede a Tomaso II di Savoia una proroga
fino alle prossime feste di S. Giovanni, per la
restituzione di Castelvecchio al vescovo di
Torino. F.
C
o g n a s s o
.
Documenti inediti, ecc..
Op. cit., doc. 213.
1252. 22 maggio. — Guglielmo re dei Ro
mani infeuda Castelvecchio a Tomaso II.
P.
C
o g n a s s o
,
Documenti inediti
, ecc., Op. cit..
doc. 214; F.
G
ua sco
,
Dizionario feudale degli
antichi Stati Sardi: Castelvecchio
(< BSSS. ,
Pinerolo 1911).
1252. 21 ottobre. — Il vescovo di Torino
Giovanni (?) infeuda a
G a
varrò Gavarri la
decima dei novali di tutto il territorio di
Druent. F.
G
a b o t t o
e
G .
B.
B
a r b e r i
*. O p .
cit., documenti aggiunti n. 261:
Actum est hoc
in Castrovetulo .
Prova che il vescovo torinese
risiedeva ancora talvolta in Castelvecchio.
1253. 30 gennaio. — Innocenzo IV approva
la donazione di diritti imperiali a Tomaso II
su molti luoghi tra cui Castelvecchio. F.
Co
g n a s s o
,
Op. sopra cit.. doc. 236, 237, 238.
1253, 9 febbraio. — Innocenzo IV manda
al vescovo di Tarantasia ed a Giovanni Am-
blion cappellano di lui, di avvertire il clero
ed il popolo di Moncalieri di portare il debito
omaggio a Tomaso di Savoia:
«Omnia iura et
dominio Montiscalerii et eius pertinentiis >.
F.
C
o g n a s so
,
Op. sopra cit., doc. 241.
1254,16 febbraio. — Innocenzo IV scrive al
vescovo di Novara per la determinazione delle
differenze fra Tomaso di Savoia ed il vescovo
di Torino per Rivoli, Montosolo e Castelvec
chio. F.
C
o g n a s s o
.
Op. sopra cit., doc. 246.
1264 e 1268. — Goffredo di Montanaro
(
Montchenu?)
vescovo di Torino rivendica
contro Savoia, presso il papa, i castelli di
Rivoli. Cavour e Castelvecchio, ma Savoia
resiste. T. Rossi e F. Gabotto,
Stona di io-
ritto
(* BSSS. , voi. LXXXII, Torino 1914).
1267.
6
agosto e 1268, 12 ottobre. — Papa
Clemente IV dopo aver invitato invano la
a
vedova ed i figli del conte Tomaso II a resti
tuire al vescovo di Torino i castelli di Rivoli,
Castelvecchio e Cavour, fa procedere contro
di essi. F.
G
a b o t t o
e
G . B . B
a r b e r i
*.
Op. cit.,
doc. 280.
1276, 7 novembre. — Papa Giovanni XXI
manda all'abate di S. Pietro di Vienne, al
priore di S. Donato ed al prevosto di Chieri di
far citare il conte Tomaso III ed Amedeo V di
Savoia per i castelli usurpati alla diocesi di
Torino tra cui Castelvecchio. F.
G
a b o t t o
e
G . B . B
a r b e r i s
,
Op. cit., doc. 291.
1282, 14 maggio. — Il conte Tomaso III di
Savoia nel suo testamento instituisce erede
universale il primogenito Filippo e dispone
che Castelvecchio
(Castrum vetus quid est prope
Montemcalerium)
venga restituito al vescovo
di Torino. P.
G
a b o t t o
e
G . B . B
a r b e r i s
,
Op. cit., doc. 299.
1291, II, 1. — In Castelvecchio Leonardo de
Trucha castellano per il conte Amedeo V. in
veste in perpetuo Pietro Recagnono di una
vigna, ecc. F.
G
a b o t t o
.
Inventario e Regesto
deir Archivio comunale di Moncalieri fino al
1418
, Torino 1900.
Dai documenti sopra esposti risulta che
nella seconda metà del secolo XIII Castel
vecchio rimane neU'effettivo possesso del conte
di Savoia che vi teneva un castellano, mal
grado le proteste dei vescovi torinesi affian
cati dall'autorità papale. Ma durante il se
colo XIII, poiché continuamente si lottò tra
Torino. Moncalieri, Chieri, Asti, Savoia. Sa
voia Acaia, Monferrato e Angioini, nel terri
torio del nostro castello, esso benché ridotto
poteva funzionare egregiamente come arnese
di guerra passando temporaneamente in pos
sesso dei varii belligeranti.
1294, 10 dicembre. — Lodo arbitrale per
cui Filippo di Savoia figlio di Tomaso III ed
i suoi fratelli devono rinunziare a qualsiasi
titolo e ragione sul comitato di Savoia e du
cato di Aosta. Amedeo V dismette in cambio
al nipote il Piemonte da Rivoli in giù, tra
cui Moncalieri e Castelvecchio. Filippo capo
stipite del ramo di Savoia Acaia addì
1
° feb
braio 1295 ratifica il lodo; da quest'anno la
sovranità di Castelvecchio passa al ramo di
Acaia. F.
G
a b o t t o
,
Storia del Piemonte nella
prima metà del secolo X IV
, Torino 1894,
pag. 18;
P . D
a t t a
,
Storia dei Principi di Sa
voia del ramo di Acaia.
Torino 1832. pagine
20
,
2 1
.
1301, 23 maggio. — Amedeo \ di Savoia
infeuda Castelvecchio a Guglielmo di Montbel.
F.
G u s c u ,
Op. cit.:
C a s t d r r c r * * * »
1306. — Filippo di Acaia conferma Castel
vecchio a Guglielmo di Montbel signore di
Fros*asco. A. Bosio.
Due monumenti inediti del
Nf.4.
Piemonte
(« Miscellanea di Storia Italiana »,
tomo XV, Torino 1874).
Dal principio del Trecento incomincia la
serie delle infeudazioni totali e parziali di
Castelvecchio da parte di Savoia, serie che
durerà fino a tutto il Settecento. Il sovrano
vi teneva abitualmente un castellano. Però
nel R. Archivio di Stato di Torino, sezioni
riunite, non mi risulta esistano i conti della
Castellania di Castelvecchio, mentre vi si con
servano quelli della Castellania di Chieri
(sec. XIV).
F.
Gabotto (5) in un articolo di giornale su
Castelvecchio drammaticamente immagina che
in Castelvecchio siano avvenute scene vio
lente tra Giacomo di Acaia ed il ribelle figlio
Filippo che alla matrigna lanciava in faccia
l'odio ed il disprezzo malcelato; qui forse
Filippo maturò l’idea della congiura per strap
pare la successione paterna al fratello; nell’o-
rido carcere che sta nel fondamento della torre,
egli fu tenuto prigione...; molta immagina
zione romanzesca ma nessuna prova. Così
pure il Gabotto scrive che nel Trecento, Ca
stelvecchio sia stato sede di truci eventi fami
gliali tra i feudatari, che specifica anche; certo
nei castelli medioevali fatti atroci ne avven
nero sicuramente ma non so se le specifica
zioni del Gabotto siano esatte.
In quanto a Guglielmo di Mombello signore
di Frossasco, egli era il fedelissimo luogote
nente di Filippo di Acaia; cavaliere non meno
saggio che ardito, prode d’arme ed esperto
nei negozi politici; fu podestà di Asti dove
rinsaldò il partito di Acaia. Castelvecchio era
allora antesignano militare contro Chieri an
gioina, da parte di Moncalieri fedele ad
Acaia.
1318, VI,
6
. — In Castelvecchio il castel
lano beriione
Rivoyrc milite
c c s c c d f
**» per
petuo a Berlino Bondono due giornate e
mezza di vigna, ecc.F. Gabotto,
Inv. e Regesto
,
Op. citata.
lo • lo Ho» a
1334, VII, 28. — Da Moncalieri, Filippo di
Acaia manda al castellano ed al giudice di
levare e corrispondere i banni a richiesta di
Enrietto Simeoni signore di Castelvecchio.
F. G
abotto
, Op. sopra citata.
1348, VII,
1
.
Da Pinerolo, Giacomo di
Acaia manda ai castellano ed al giudice di
Moncalieri di inibire ai signori di Castelvec
chio di piantare forche e ciò a richiesta di
Moncalieri. F. Gabotto, Op. sopra citata.
1348, XII, 23. — In Moncalieri i notai To-
masino e Giovanni Candela autenticano di
versi atti comprovanti il decreto del Comune
che le cause di Castelvecchio si trattino d’in-
nanzi alla curia di Moncalieri. F. G
abotto
,
Op. sopra citata.
1352, VI, 2. — Da Pinerolo Giacomo di
Acaia, al fine di comporre il dissidio tra Mon
calieri ed i Vagnone signori di Castelvecchio,
per la campana della regione Molinello, manda
al castellano, rettori e comune di ^oncalieri
di eleggere tosto due amichevoli compositori
al riguardo, altrettanti eleggendone i Vagnone.
Altri documenti relativi a questi dissidii tra
Moncalieri ed i Vagnone. F. G
abotto
, Opera
sopra citata.
I
Vagnone erano antichi avvocati della
chiesa torinese; tolsero il nome da un Gua-
gnono signore di Trofarello; nel 1256 si erano
sottomessi a Chieri.
1356, II, 4. — Nel castello di Carignano
Vittorio Vagnone consignore di Trofarello e
signore di Castelvecchio consegna i beni da
lui posseduti nel territorio di Moncalieri.
F. G
abotto
, Op. sopra citata.
1358, I, 30. — Da Moncalieri il castellano
G. Solaro manda a tutti i distrettuali di Ca
stelvecchio ed altri aventi fuoco sul territorio
di Moncalieri. di abitare nel luogo fra 15 giorni,
per difesa del medesimo e ciò d'ordine del
principe. F. G
abotto
, Op. sopra citata. In
questi ansi occorsero gravi discordie civili in