

SUI CAMPI SCIISTICI DEL PIEMONTE
Le contingenze attuali hanno ridotto le pre
tese dei nostri sciatori, ma i più tenaci, i veri
innamorati della montagna invernale, appena
la neve è scesa ad un'altezza tale da permet
tere una scivolata, sci in ispalla sono partiti
per godersi una giornata con la bianca regina.
Qualcuno potrà credere che l'abolizione di
alcune funivie, la chiusura di taluni alberghi,
la riduzione di qualche treno, la rarefazione
delle corriere abbia sminuito l'ardore dello
sciatore. Errore. Soltanto i meno provetti, gli
amanti della comodità al cento per cento
hanno rinunciato. Altri per necessità di la
voro, in conseguenza dell'adozione dell’orario
unico, hanno a malincuore rinviato il piacere
di una giornata all’aria libera. Ma sono tut
tora centinaia quelli che se ne vanno alla
domenica coi primi treni verso le stazioni
invernali più accessibili e ci sono i più fortu
nati che se ne vanno addirittura al sabato per
pernottare in qualche albergo o in una ospitale
casetta di un amico o d'un conoscente.
Se gli esercizi del Sestriere sono chiusi e le
funivie non funzionano, se quella di Claviere
non ha ripreso servizio e non lo riprenderà,
che importa ciò allo sciatore piemontese?
Ba>ta la volontà di salire, di fare un po' di
strada per godersi spettacoli incomparabili,
tanto più belli perchè da pochi gustati.
Ed ecco allora i veri sportivi sui vasti e
ridenti campi che circondano Torino, eccoli per
le ripide chine onde provare ancora le delizie
di una lunga e appassionante discesa. Torino
centro di sport invernali non ha perso per le
difficoltà contingenti la sua fama. Gli sportivi
torinesi sono ancora numerosi e le mete pre
ferite degli anni scorsi non sono trascurate.
Del resto i campi sono tuttora a portata di
mano. C’è Bardonecchia che offre larga ospi
talità e la ferrovia ci porta ai piedi di campi
nevosi immensi, ci si arriva comodamente ad
Lizio e di lì in tre quarti d'ora ci si spinge
fino a Salice, si arriva a Chiomonte e si può
salire al pianoro del Frais, e per i meno ab
bienti c'è anche Pra Fieul sopra Giaveno.
Se poi non ci sono più le funivie (pur tenendo
conto che la stagione a Cervinia si svolgerà
senza alcuna limitazione), quante sciovie po
tranno favorire i torinesi! Lna grossa funzio
nerà a Monginevro, un'altra permetterà di por
tarci da Salice d'Lizio a Clotesse, presto ne
dovrebbe entrare in funzione un'altra nella
zona della Capanna Kind.
Non mancano quindi le mete. Se le schiere
degli sciatori saranno in proporzioni ridotte
rispetto a quelle degli scorsi anni per le ra
gioni anzidette. l’efficienza dello sci non risul
terà per questo infirmata. Anche I attività
agonistica se non raggiungerà le proporzioni
degli scorsi anni sarà tuttavia vitale a dimo
strazione della forza dello sci piemontese e
torinese in ispecie.
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