

VIE, PIAZZE E CORSI DI TORINO ILLUSTRATI
N E I N O M I , N E L L E P E R S O N E , N E I L U O G H I E N E L L E D A T E
GIAIONF (Strada del
ini raseinalt.
In
frazione Titti
I
arto dal
n om r
ih
GIOANNETTI VITTORIO A.MKDKo iViai.
di corso Moncalurt
/‘mini ii 'inibirli
GIA1RINO (Strada del).
t^gi uompar su.
GIANNoNK PIETRO (Viai.
I destra tifila pia;:n Solferino.
Storico del diritto, nato
a lschitella sul Gargano nel
i«»
7
«». Studiò leggi *' s| con
<|uistò fatila coll’opera
Stonu
Civile del Regno di Xapoh.
Ma tornati i Borboni a Na
poli, e arrestato, fugge e
Milano. <|uindi a Torino e
)m
>1
a Ginevra, ma sorpreso
\ iene imprigionato nella for
tezza di Torino, dove dopo
(teli dodici anni (li carcere
muore nella Cittadella nel
174H.
I.a sua stona dal pun
to di vista artistico non ha
gran valore, ma il vigore e
la nobile passione ihe la ani
ma la rendono una delle s t o
rie più efficaci del s»-colo
XVIII
Sulla dimora del
Giannone in 1‘iemonteXsi
veda :
P O
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l l a
, /'.
(iian
nane negli ultimi dodici anni di suafxitti
ITV
1
7 4* ln^J* *
11
•1"
P ie tro Cia
ruisità e ricerche storiche subalpine » .||K
87
GIARDINO GAETANO (Via
Ih il torso M ohi alteri. dopo Iti
. ut Gioannetti. al Monte di
1
< mppuccmt igni ria a! Monte
1
.
Nato a Montemagno nel
1864
, morto a Torino nel
ly j v Maresciallo d ’Italia
Comliattente in Africa come
sotto-tenente dei Bersaglieri
partecipò alla presa di Kas
sala (
1
S
<>41
meritandosi la me
daglia d ’argento. Nel
1
g l
1
-12
prese parte alla guerra libica
e all'inizio della guerra nion
diale era tenente colonnello
di Stato Maggiore Nomi
nato maggior generale co
mandò la
48
* divisione alla
presa di Gonzia (agosto
e nell'apnle del l y i
8
assunse il comando «Iella
IV annata del Grappa Nel
1
^
23-24
governatore di Fiu
me. Ministro di Stato, nel
i«*
2
g
Cavaliere drll'Ordtn»
Supremo della SS. -I nauti
stata.
Fu scnttore apprez
zato di cose mihtan Ebbe le doti del soldato: fu veramente
un capo che sapeva trascinare
1
suoi fanti alle più audaci azioni
« I grandi sacnfici — egli diceva — non si ottengono se non si
comanda col cuore ». Oratore suggestivo, fu mirabile esempio
di multiforme, appassionata attività e ininterrotta opera di
l*-ne per il Paese e per il servizio del Re
GIAVENO (Via).
l'Uima a di '•tra del c on »
.'
<af»4t
Comune della Provincia di Torino nell’aho fucino del Nin
gooe a
506
m. sol mare. AUt
1 1
030
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industriale p=»rtKolarmente temile.
È un notevole centro
Stazione cbmatica
P-
unita
Fu medico c chimico, creatore della |>orccllana detta di
Vinovo. Nacque in Torino nel
1 7 2 0
. nel
1751
si laureava
111
medicina: per diciotto anni
esercitò l'arte medica in re-
eoa Tonno (j; Km
1
con ferrovia elettrica.
l’ione «lei Regio Parco. Mori
nel
1
K
1 5
. Dopo il
1780
alv-
Itandonò la professione di
implico |k t dedicarsi inte
ramente all'industna della
porcellana. Precorrendo «li
trent'anni la scoperta che
j
*
o i
ingiustamente si attnbui ai
francesi, il Gioannetti fu il
pnmo chimico a segnalare
nel mais la presenza dello
zucchero. Nel
1774
ottenne
le R. Patenti jx*r (ondare nel
Piemonte la fabbricazione
dei vasi di grès resistenti al
fuoco e impenetrabili ai li
quidi. Sei anni dopo gli ve
niva affidata la direzione
■Iella fabbrica di porcellane
■i«*l Castello Reale di Vinovo.
s>i deve al Gioannetti «li aver
scoperto nel suolo «lei Pie
monte le terre adatte per
ottenere (Mircellane giudicate pari >*• non superiori. a quelle
più celebrate del mondo. A Vinovo. nel bicentenario della
nascita dell’illustre chimico, venne murata una lapide
opera
dell'architetto Carlo Nigra
sulla facciata del Palazzo Munì
opale. Si veda su di lui: P. Gl acosa, in
DtergarUn Heitrage ini
/</«<* t- O M vttiroi.o. nella nvista
Tonno» a pagg
321
e
seguito.
GINNASTI* A (Via della:
Aperta nel
1 8 5 2
: prendeva il nome dalla Società Ginna
stica la cui sede tuttavia era nel corsi
1
Pnncipe l'mherto. <»ggi
non esiste più.
GIOBERTI VINCENZO (Via).
Quarta
<1
sinistra dei
I
il
torio Emanuele I I . oltre la stazione di Porta Xuova
Nacque a Tonno nel
1 8 0 1
. aliate e cappellano di Corte, la
sua appassionata fede italiana lo porta a seguire con smqiatia
il romanticismo patnottico.
Arrestato come sospette» mazziniano è mandato in esilio, ed
allora a Pangi nel
1 83 3
e successivamente a Bruxelles, per un
decennio consecutivo, egli entra in contatto con le correnti
culturali più vive di quell’epoca. Il suo spinto si dibatte per
qualche tempo fra v i\i contrasti, ma nel
1834
la sua crisi reli
giosa si nsolve col n tom o definitivo al cattohcismo. disseti
tendo da G. Mazzini, col quale ha peraltro in comune le aspi
razioni verso l'unità, la liliertà. l'indipendenza della patria
Fra il
1842
e il
1 8 4
}
uscirono
1
capitoli del
Primato
titolo cib
erà un'inségna e un programma. Fu un vero avvenimento chi
conquistò gli animi di tutti, dal vescovo d Imola ihe non tar
•lava a salire al pontificato, a t arlo Alberto. ( <»n Pio IN papa
gli Italiani si volgevano con speranza a lui e al Gioberti K
nellaprile
1848
il Gioberti, accettando l'invito del suo re
Sabaudo, rientrava in Italia e iniziava il suo giro di (tropaganda
{«(litica in molte regioni d'Italia e fra
1
soldati che parti
vano in guerra contro i'Austna Deputato. Presidente della
Camera. Presidente del Consiglio, si dimostrò sempre di
purezza e di un disinteresse esemplari Ma »b eventi non fumai»
fortunati Tonno, la città natale del Gioberti, non fu mai
1
more ven o il m»o grande concittadino Lo dimostrò nel
1844
quando l'Accademia Reale drfle Snm ar W> nominava