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A l medico condotto di Roccabianca

,

i l quale

ira figlio di un ufficiale di Luigia Maria di

Horbone%non era Jacile riuscire là. dovei prece­

dentemente. altre penne più vulenti erano ca­

dute.

Una difesa di Maria Luigia miglie e madre

non è ormai sostenibile, quundo la Storia ha

,

non calunniato, ma esplicitamente accusato la

vedova di Napoleone I . incidendo nel suo Gran

Libro e tramandandoci i fatti reali della sua

vita

,

che tale accusa comprovano irrevocabil­

mente efissano senza descrimi nazione alcuna le

colpe della madre e della moglie.

Tenta, bensì.

/'

A. di difendere Maria

Luigia, moglie

,

ma la sua difesa

è

tutta ba­

sata per un buon terzo del libro sulle avven­

ture extramatrimoniali dell

Imperatore dei

Francesi.

Inoltre. l'A . rispolvera il magnifico verso

dantesco:

<-

1'amor che a nullo amato amor per­

dona

%

ma non vi

è

chi non veda come la licenza

poetica del nostro Grande non possa essere accet­

tabile come una prova di discolpa di una moglie

adultera, che non altrimenti che adulterio può

definirsi la relazione amorosa della duchessa

di Parma con il conte Neipperg. ancora vivente

Napoleone I.

Parimenti il lettore non può accettare, come

giustificazioni attendibili, i motivi addotti a

difesa di Maria Luigia, madre.

Non può infatti mente umana giustificare

una giovane madre che non accorre al capezzale

del figlio gravemente ammalato unicamente per­

chè trattenuta a Parma dal timore che g li incu­

tono le disagevolezze del viaggio e la distanza

da percorrere con mezzi scomodi.

Di più. non poteva certamente in Metter-

nich temere le visite della madre

,

poiché i sen­

timenti che si tentava inculcare nell'animo

delVAiglon (disprezzo del padre e dissuasione

a seguirne le orme) erano gli stessi che alber­

gavano nel cuore e nella mente della duchessa

di Parma.

Se però il Tornasinelli non è riuscito a con­

vincere il lettore, non può dirsi inutile la sua

jatica. Egli ha inteso fra altro esprimere la

detota riconoscenza sua e dei Parmensi per i

larghi benefici ricevuti dalla duchessa di Parma

.

nei lunghi anni di sua residenza in quella Città,

la quale conserva tuttora numerose testimonianze

deiraffetto e delle vigili cure di Maria Luigia.

L A . è meritevole di elogio per il senso di caval­

leria che lo ha guidato in questa strenua e corag­

giosa difesa della calunniata vedova di Napo­

leone.

* * *

Prof. G. D

e

A g o s t i n i :

<■Italia viva ", Nuovo

Atlante pittorico d'Italia in X X I tavole a

colori e testo illustrativo - « Italgeo », Soc.

An. Editrice - Milano..................L. 30 - -

Questo nuovo Atlante pittorico d'Italia vede

la luce a pochi giorni dalla scomparsa del Suo

Autore

,

il chiaro geografo e scienziato che con

indefesso lavoro e con fermissima volontà ha

saputo dare al Paese una cartografia propria,

libera da schemi stranieri e pienamente autar­

chica.

Avevamo veduto alcuni mesi fa. ammiran­

dola

,

una monumentale opera di queste insigne

geografo

,

intitolata

Imago Italiae:

un grande

Atlante pittorico del Paese nostro, ornato di

mugnifici quadri regionali a smaglianti colori

e acct

^nato da un vasto e brillante com­

mento. Data la sua mole, la sua ricchissima

veste, la eccezionalissima stampa e le molte altre

doti

,

il suo costo finiva col limitarne

/’

accessi­

bilità economica forse solo alle persone di censo

e agli Enti di alta cultura.

I l

Prof. De Agostini ha voluto saggiamente

guardare più in là e non fermarsi a questo solo

pubblico di privilegiati. La geografia non è per

questo autore un

«

hortus condusus

»,

ma è con­

cepita come pane e nutrimento essenziale di

ogni mente appena aperta airindagine e al

sapere; e

/ter questa idea (che dalla sua valida

gioventù alla vegeta vecchiezza non è stata altro

che continuo oggetto di un autentico e disinteres­

sato apostolato). Egli ha voluto oggi

,

dopo

T

opero

maggiore, quellu minima; dopo il pubblico ricco

e dotto, quello assai più vasto e innumerevole

della gioventù e del popolo.

Popolare

è

infatti il costo di questo nuovo

Adontino

Italia viva,

che non solo contiene

,

in

scala minore, le bellissime tavole di

Imago

Italiae,

ma ne completa la serie con i quadri

totalmente nuovi della Dalmazio

,

dello Carsico

e della Provincia di Lubiana: popolare i anche

pel suo testo, che è stato abilmente adeguato alle

menti della gioventù studiosa, con sani intenti

didattici e di elevazione della coscienza geo­

grafico nazionale.

u