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Manifestazione Nazionale Autarchica

MI LLE CONI GL I

ALL’ ESPOSIZIONE

ordinata nela tallona soteranea di via Rana

Impulso dato all'allevamento e ad una ra­

zionale selezione delle razze e degli incroci

-

Eleganti pellicce a buon mercato

-

I l concorso

dell'Ente della Moda.

Con il comandamento de irau tarch ia hanno

avuto principio innovazioni anche nel campo

della pellicceria, e poiché il coniglio è l’animale

di più facile allevamento e di maggior diffu­

sione fra noi è sulla pelle di questo animale

che sono sta te fatte esperienze che hanno dato

magnifici risultati. Da Torino, dall’Ente Na­

zionale della Moda, era partito l'appello per

un più largo sfruttamento di pelli nazionali

nella confezione di capi di pellicceria e poiché

la nostra c ittà é il centro nazionale per la

concia delle pelli ed ospita quell’is titu to nazio­

nale del cuoio, uno dei più rinomati d 'Europa,

che prepara provetti tecnici a questo impor­

tan te settore, qui sono stati studiati nuovi pro­

cessi di lavorazione che trasformarono il pelo

del coniglio conferendogli una lucentezza e

una morbidezza veramente invidiabili. 11 mo­

desto coniglio non era più riconoscibile.

Le ricche pellicce, i capi di gran lusso di

cui si adornavano le signore avevano ed hanno

prezzi proibitivi per le donne di media condi­

zione che rappresentano la grande maggio­

ranza, ma oggi, mercè i nuovi ritrovati, con

le perfette imitazioni delle pelli pregiate, la

pelliccia ha potuto scendere a prezzi conve­

nientissimi, avere una più larga diffusione,

e ancor maggiore l'av rà in un prossimo domani

per l'impulso che vien dato al continuo per­

fezionamento della lavorazione di materiale

nostro, autarchico.

L’approvvigionamento del mercato con pel­

liccerìe nostre rivelava fin dal primo momento

un grande vantaggio per la bilancia commer­

ciale. Ancora nel 1934 si importavano dal­

l’estero ben 7000 quintali di pelli grezze; il

se ttan ta per cento del nostro consumo; e

già nel 1937-38, e cioè dopo le fortunate

esperienze di lavorazione delle pelli nostrane,

non solamente l'importazione scendeva a 2000

quintali, ma si iniziava l’esportazione di pelli

di coniglio in America ed in Germania. Il

maggior mercato del mondo, quello di Lipsia,

dava e dà la preferenza alle pelli di coniglio

lavorate in Italia, perchè presentano mag­

giori pregi di quelle preparate in altre na­

zioni.

Le fortunate esperienze cui abbiamo accen­

nato ed altre fatte per la preparazione dei

feltri da cappello o di pelli adatte per la con­

fezione di borse da signora — unitamente al

fatto che quel modestissimo animale che è

il coniglio offre anche una carne saporita,

appetitosa, che concorre ad integrare il fabbi­

sogno carneo per l’alimentazione — hanno

maggiormente richiamata l’attenzione sui van­

taggi che per l’economia nazionale si può

trarre da una ancor più vasta intensifica­

zione nell’allevamento di questa bestiuola un

tempo troppo misconosciuta, e ne è sbocciata

la recente Esposizione nazionale di conigli-

coltura.

Per volere del Duce essa ha avuto luogo a

Torino, nella città da cui

è

partito il verbo del­

l'autarchia, qui dove sono stati fatti i più seri

studi tecnico-scientifici per una integrale utiliz­

zazione di tutto ciò che il coniglio può offrire;

nella città, che per essere il centro della Moda,

ha la più idonea attrezzatura per lanciare

e rendere bene accetta alle signore la pellic­

cerìa di coniglio presentata sotto i più vari

attraenti aspetti. Mille sono i conigli che dopo