

brevi o lunghi viaggi sono sbarcati nella gal
leria sotterranea di via Roma ed hanno tro
vato alloggio in convenienti gabbiette. Ab
biamo detto brevi o lunghi, perchè a questa
Mostra hanno concorso allevatori di tu tte le
regioni che hanno inviato i loro più belli esem
plari a far conoscenza con Torino, la c ittà
che per prima ha cercato di metterli in valore,
di rivelare al gran pubblico i loro pregi.
Le timide bestiole, dalle sproporzionate
orecchie gettate *ul dorso a guisa di o rna
mento. coi frementi musetti, e gli occhioni
spalancati, guardavano con diffidenza le si
gnore che si fermavano a gruppi davanti alle
gabbie, quasi intuendo che quelle miravano
alla loro pelle. Gli innocenti non sapevano
che anche gli uomini non erano meno cari
tatevoli nei loro riguardi inquantochè pre
gustavano già. mentre erano ancor vivi, la
loro carne.
Tutte le razze, tu t te le specie, le so tto
specie e gli incroci vi erano rappresentate.
Primo fra tu tte il «• Gigante di Fiandra •>,
che al suo nome fa onore per i suoi 9 o 10
chilogrammi di peso. Il suo pelo non è disprez
zabile, t u t t ‘altro, ma la bestiola è partico
larmente allevata per la produzione della
carne ed anche per incrociarla con razze
comuni allo scopo di migliorarle, di irrobu
stirle. La • razza lepre » aveva pure una larga
rappresentanza in questa rassegna. Parla
vamo poco prima di imitazioni, in questo caso
è la natura stessa che si è divertita a camuf
fare un modesto e domestico coniglio nelle
vesti della lepre. Ricordando certi esemplari
si può senz'altro dire che c*è riuscita. È que
sta una specie ricercata sia per la carne sia per
la pelliccia. Vi sono però tipi che solamente
per quest'ultimo scopo vengono allevati: così
dicasi della « razza bleu * di \ ienna. le cui
pelli, di una a ttraen te e caratteristica tin ta ,
vengono adoperate nel loro color naturale.
Altra ricercata razza è quella « argen tata >.
Non sappiamo quale lontanissimo grado di
parentela lega questi conigli alla « volpe argen
ta ta ", animale preziosissimo, scontrosissimo,
e per il quale si è penato parecchio a creargli
un ambiente favorevole alla riproduzione nelle
nostre vallate alpine. Se le pelli di volpe
argentata sono ricercatissime nonostante l'alto
prezzo, quelle di « coniglio argentato cham
pagne ", appunto perchè vendute a prezzo
modico, lo sono ancor più.
Ln altro esemplare che richiamava l 'a t
tenzione delle signore era il coniglio che ci
dà la pelliccia « cincillà ». £ s ta ta o ttenu ta
mercè un incrocio cui fece seguito una ri
gorosa selezione ed è una delle più recenti
e belle conquiste in questo campo di ricer
che. Tale pelliccia, che ricorda quella di
cincillà ma che è ancor lontana dalla auten
tica, ha tu ttav ia il pregio di una bella imi
tazione. ed offre un saggio di come certe pelli
di coniglio mercè sapienti incroci possano
essere
migliorate, nobilitate, raggiungere un
grado di alta perfezione.
La « razza d ’Angora » è ormai nota, da
tempo il suo pelo lungo, lucente, morbido è
utilizzato con successo in confezioni di moda
e rosi dicasi delle altre razze speciali » grigio
perla ", « fulva »e «precoce » che hanno acqui
stato in questi ultimi anni molte benemerenze
nel campo dei manufatti. Resta infine la
razza comune; quel coniglio che tu t t i cono
sciamo. che si ritrova in tu tte le vie campe
stri, che non richiede cure speciali; la razza
nostrana di cui tu tto si utilizza, tu tto serve:
dalla carne gustosissima e sostanziosa alla
pelliccia che i moderni ritrovati di una accu
rata lavorazione sanno trasformare e rendere
pregiata.
Il segretario
deir
Unione Lavoratori del-
l'Agricoltura. in una sua recente relazione
fatta ai rappresentanti della categoria di
tu tto il Piemonte, non ha dimenticato, nelle
speciali contingenze attuali, di raccomandare
alle Massaie rurali, che pur tan te benemerenze
si sono acquistate neU'allevamento di animali
da cortile, una più intensa cura nell'allevare
un maggior numero di conigli allo scopo di
collaborare ad integrare l'alimentazione, ed
ottenere un reddito non indifferente che inte
gri i bilanci famigliali dei singoli lavoratori
dell'agricoltura. Di conigli di razza nostrana,
di queste bestiole che forniscono la carne per
le nostre mense se ne videro a dovizia in questa
rassegna ed anche alcuni superbi esemplari;
ciò che dimostra come con un razionale alle
vamento si possano migliorare tu t te le razze,
anche le più comuni.
L'Esposizione nazionale di coniglicoltura,
con lo scopo non solamente di dimostrare il
lavoro che è sta to compiuto in questo settore,
ma di indicare le possibilità che ancora si
offrono di raggiungere nuove e più impor
tan ti mete nel campo autarchico, si onorò
della presidenza dell’Ecc. Thaon di Revel,
Ministro delle Finanze, ed è sorta per l'ini
ziativa delPIstituto Nazionale di coniglicol
tu ra «Carlo P icch io tti » di Alessandria in
diretta collaborazione con FUnione Agricol
tori di Torino. Un valido contributo alla
Mostra hanno pure dato il Dopolavoro Pro
vinciale e l'E n te Nazionale della Moda. Per
iniziativa di quest'ultimo in uno speciale set
tore dell*Esposizione, nel quale la folla delle
signore non si è mai affievolita, sono state
esposte pellicce, tessuti, manufatti, tu tto quan-