

Si soffermano al loro capezzale, li aiutano
a scrivere missive per la famiglia o per la
fidanzata. Scrivono esse stesse le lettere,
quando il degente non Io può o non lo sa
fare.
A questo proposito, giova far notare come
i quotidiani « La Stampa > e la <Gazzetta
del Popolo », con lodevole iniziativa, man
dino ogni mattina all"Ufficio Notizie Militari
un considerevole numero di copie del loro gior
nale. perchè possano essere distribuite gra
tuitamente ai Soldati ricoverati negli Ospe
dali. Alcune Visitatrici hanno persino inse
gnato a leggere ed a scrivere a Soldati feriti
ed ammalati analfabeti, perchè essi venissero
a trovarsi in grado di poter leggere da se
stessi le lettere dei loro cari ed aggiungere
qualche frase affettuosa al fondo della lettera
scritta dalle Visitatrici stesse.
L*Ufficio è in continuo collegamento con il
Servizio delle Stazioni, il quale gli dà con
tezza dell'arrivo dei treni ospedali. Nessuno
di questi treni arriva alle stazioni senza che
TU fficio sia stato tempestivamente avvertito
dalla Direzione delle Ferrovie. E ad ogni
arrivo di treno, vi sono le Camerate pronte
a ricevere i feriti ed i malati, servendo loro
rinfreschi, cordiali, sigarette, ecc.
In tal modo, il Soldato che è stato ferito
in azioni di guerra o che è caduto ammalato
per le rudi fatiche del fronte, sente il palpito
affettuoso della Patria che tiene gli occhi ma
terni pieni di tenerezza rivolti verso i suoi
cari Eroi, i quali formano la parte più eletta
e più preziosa di sè.
Ma. non di rado, l'Ufficio prepara ai Sol
dati che arrivano sul treno doloroso, una lieta
sorpresa. Tempestivamente, esso notifica alle
famiglie, anche a quelle fuori di Torino, l'a r
rivo alla nostra Città dei loro cari feriti od
ammalati. E indubbio che qualcuno, ed alle
volte tu tt i i membri delle famiglie di questi
Soldati, prendono il primo treno in partenza
cercando di precedere l’arrivo a Torino del
treno ospedale. Quando costoro, per ragioni
finanziarie, non possono procurarsi vitto ed
alloggio in qualche modesto alberguccio della
nostra Città. l'Ufficio li fa ospitare gratu ita
mente presso la Scuola dell’Economia Dome
stica.
Nè qui si ferma l'a ttiv ità dell’Ufficio No
tizie Militari. Infatti, esso si occupa ancora
di avere e di comunicare notizie dei civili
residenti in Francia alle persone interes
sate.
Molto ancora vi sarebbe da scrivere per
illustrare questa benefica istituzione che ha
veramente del sublime e che dimostra come
la mistica fascista non sia nè un nome vano,
nè un nome usurpato.
Ci limiteremo ad accennare brevemente ad
un 'ultima forma di assistenza ai nostri cari
Soldati, nel campo delle notizie da trasm et
tersi alle loro famiglie. Vogliamo qui accen
nare alle
trasmissioni-radio.
Ecco come si ef
fettua la trasmissione e la ricezione delle
notizie, dal Soldato alla sua famiglia.
Dal posto in cui si trova dislocato, il Sol
dato. dinanzi ad un microfono trasmettitore,
pronuncia un breve messaggio per i suoi con
giunti. È qui d’uopo descrivere con quanta
gioia le famiglie che possiedono un apparecchio
radio si trovano così in grado di udire la
voce del loro caro lontano ed esposto a seri
pericoli?
Inoltre, tu t t i questi messaggi vengono su
bito raccolti dall’Ufficio Notizie Militari ed
immediatamente trasmessi al Podestà del Co
mune ove risiedono i più s tre tti congiunti del
Soldato.
Il Podestà, a sua volta, li trasmette con
pari prontezza a questi ultimi.
Ma vi è di più. Quello che il Soldato è in
grado di fare per trasm ettere notizie ai suoi
cari, costoro lo possono fare per trasmetterne
al soldato al fronte.
Le notizie trasmesse per mezzo della radio,
raccolte e comunicate agli interessati dal
l’ufficio. ascendono a tu tt'ogg i a ben 1780.
Come si è detto più avanti. l’Ufficio è sotto
il controllo del Ministero della Guerra e più
direttamente dell’Eccellenza il Prefetto.
La Camerata che dirige l’Ufficio è una
Collaboratrice della Fiduciaria dei Fasci Fem
minili. la quale è s ta ta da quest'ultima pre
posta alla carica.
Si sarebbe qui ten ta ti di far conoscere a
tu tt i i nomi delle Donne Fasciste che si pro
digano per far funzionare l’Ufficio, dalla Col
laboratrice della Fiduciaria all’ultima gregaria,
ma lo stile fascista ce lo vieta. Non si è più
ai tempi in cui si accettavano le cariche be
nefiche per ottenere la crocetta da cavaliere,
e. col tempo, anche la medaglietta che apriva
le porte del Parlamento.
Le Donne Fasciste che si prodigano costan
temente. molte volte sino aU’esaurimento, sino
all’eroismo, per ,i nostri cari Combattenti,
sanno di ben meritare dalla Patria, hanno la
persuasione che il Duce è contento e fiero di
loro e che la popolazione è ad esse profonda
mente riconoscente.
E questo è per le Donne Fasciste la più
alta, la più ambita delle ricompense a cui
possano aspirare.
tL
C.