

ricami Schifili con la concorrenza del Giap
pone. La tenace e dura lotta con l'industria
esportatrice italiana e quella giapponese, du
rata parecchi anni, ha causato una rapida
discesa dei prezzi sino a una metà circa del
loro livello ante-crisi.
Prima dell'inizio dell'attuale conflitto i sin
tomi di ripresa erano più che confortanti
perchè, oltre ad altri fattori di carattere eco
nomico, aveva influito sulla ripresa indu
striale il nuovo orientamento della moda, e
in modo particolare dell'Alta Moda; orien
tamento che rientra nell'ambito della valo
rizzazione della produzione italiana, nel quadro
ormai ben delineato di una moda nazionale.
Naturalmente rimane intatto il primato
italiano per quanto riguarda la produzione
a mano che non è stata soffocata da quella
meccanica.
La scuola di Orsenigo ad esempio, ispiran
dosi via via a modelli antichi tolti da rari
ed autentici esemplari, come il cuscino su
tela Battista e i sottocoppi ricavati dal mede
simo disegno, oppure a modernissime conce
zioni, come quella della tovaglietta « i Fossili »,
disegnata per la scuola di Orsenigo da Pino
Ponti, e l'altra ricamata su tulle; ottenuto
l’effetto del chiaroscuro con la sovrapposi
zione di diversi strati di tulle (disegno Forna-
setti). tende soprattutto a non fare dimen
ticare l'italianissima tradizione del ricamo a
ago, valorizzando punti italiani di diverse
epoche, e come nella tovaglietta a striscie
di bisso ricamato intramezzata a trine a
fuselli di San Sepolcro, trarne un fortunato
contrasto.
Ricami e merletti camminarono di pari
passo in Italia; nelle trine a mano si riscon
trano gli stessi punti dei finissimi ricami che
invece di ordire la trama la ricavano dalla
sfilatura della tela stessa.
Specialità principale della Scuola di Orse
nigo è di avere mantenuta l'italianità dei
punti e di averli applicati a disegni moder
nissimi, che per lei hanno appositamente
disegnato Architetti di grido come Gio. Ponti
e Tommaso Buzzi e altri, rinnovando anche
in questo una tradizione italianissima, per
chè nell'aureo quattrocento furono artisti di
gran fama a disegnare per le dame Veneziane
merletti che fin da allora erano eseguiti dalle
abili lavoranti della Laguna.