

a tutti i concorrenti:
a)
originalità del pro
dotto;
6
) sua perfezione confezionistica;
c)
prezzo;
d)
facilitazioni di pagamento.
La Corporazione deH'Abbigliamento, nella
riunione del 3 ottobre 1940-XVIII, ha appro-
vato una mozione di portata eccezionale, per
quello che riflette il futuro della industria
delle confezioni in serie. È detto nella mozione:
«... confida in un futuro sviluppo delle
industrie trasformatrici di materie tessili e
delle altre industrie rappresentate nella Cor
porazione ddl'abbigliamento in relazione ai
nuovi mercati di blocco che la vittoria assi
curerà airitalia, sia per quanto riflette i
costumi di massa, con particolare riguardo alle
confezioni in serie e agli altri prodotti finiti
ddl'abbigliamento in cui è racchiusa la mag
giore entità di lavoro nazionale, sia per quanto
si riferisce airesportazione di qualità e alla
affermazione della moda italiana nel mondo;
«
Ja roti
affinchè le iniziative e studi riflet
tenti il futuro assetto della produzione e degli
scambi si svolgano nell'ambito dell'ordina
mento corporativo;
«
dà mandato all"Ente Nazionale della Moda
di porre immediatamente allo studio
, con la
collaborazione dei rappresentanti le orga
nizzazioni interessate,
la elaborazione di un
organico piano circa il Juturo assetto delle indu
strie dell'abbigliamento,
con particolare rife
rimento al potenziamento autarchico della
attrezzatura industriale e commerciale in rela
zione ai possibili nuovi mercati di sbocco;
« esprime l'avviso:
1
°) che per l'afferma
zione e lo sviluppo della moda nazionale è
indispensabile una più stretta cooperazione,
fra produttori tessili e industriali dell'abbi
gliamento, da attuarsi mediante accordi di
carattere corporativo sia per quel che riguarda
l'aspetto tecnico ed economico del problema,
sia per quel che si riferisce anche alle neces
sarie intese di carattere finanziario;
2
°)
che nel settore in cui se ne presenti
la necessità
,
sia da promuovere la costituzione
dei consorzi anche in forma obbligatoria
, sopra
tutto in relazione alla conquista e al manteni
mento dei mercati;
• 3°) che la riduzione dei costi di produ
zione e di distribuzione debba costituire uno
degli aspetti essenziali del programma di svi
luppo ed espansione delle industrie dell'abbi-
gliamento in vista del maggior benessere del
popolo italiano •>.
• L'importanza della mozione corporativa
risiede nei punti sottolineati. All'Ente della
Moda viene affidato l'altissimo compito di
regolamentare una materia tanto delicata e
«‘omplessa qual è l'assetto futuro dell'indu
stria delle confezioni in serie. £ l'Ente della
Moda attrezzato e idoneo nella
saa
attuale
ttrattare
ad
assolvere
aa
tale
campita?
S), poiché ha già dimostrato di saper dare
un preciso indirizzo alla moda italiana e di
possedere una forte capacità organizzativa.
Tuttavia gli industriali debbono portare
allo studio della questione tutta la loro espe
rienza e la chiara visione dei risultati cui
si deve giungere. Il secondo punto è quello
della costituzione — anche in forma obbli
gatoria — di consorzi. La Corporazione si
riferisce probabilmente all'esportazione: ma
potrebbe anche aver pensato al mercato
interno.
Chi scrive ricorda di aver compiuto verso
la fine dello scorso anno, per incarico del-
l'Abital, una rapida indagine presso i confe
zionisti esportatori, sulle possibilità c sui
problemi dell'esportazione di abiti fatti.
In quell'occasione parecchi industriali mani-
festarono il desiderio della costituzione di
un Ente che eliminasse la concorrenza fra
italiani su mercati esteri, coordinando tutte
le forze produttive nazionali. Il progetto era
caldeggiato vivamente dall'Ente Moda.
Può essere che l'idea abbia da allora fatto
tanto cammino da giungere alla Corporazione.
In questo caso
è
bene che gli indastriali
— eoi incombe l'obbligo di collaborare caa
gli orgaaismi superiori preposti alla vita tee*
sale ninnane — impostino ì problemi con
----------------A ------------------- -------------1 - - - 1 ---------- • _ _ • — -A - # 1? - *
cmarezza
6
prospettino if soninoci pio ignei
e nifianali