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“DOCUMENTO-MODA» DELL’E. I. M.

L'Ente Nazionale della Moda con un'ini­

ziativa che lascerà traccia nella storia della

rinascita dell’arte dell’abbigliamento italiano

ha voluto documentare in un'organica rac­

colta quanto a favore della nostra afferma­

zione sul mercato interno e sui mercati esteri

è stato fatto sino ad oggi.

Parlare di moda italiana, ancora pochi

anni or sono, significava esaminare un settore

dell’attività italiana, il quale, nonostante diret­

tive ben delineate, cercava di cogliere le

prime stentate affermazioni tra una massa

permeata da secoli di predominio straniero

in questo campo. Per quanto già si fosse

imposta all’attenzione ed alle preferenze di

un ristretto pubblico, la moda nostra non

lasciava prevedere, in breve volgere di tempo,

uno sviluppo così ampio e complesso come

l'attuale. Questo superbo e rapido progresso

è stato possibile perchè in Italia esistevano

vaste possibilità allo stato latente, un ricco

patrimonio artistico, cioè una completa at­

trezzatura industriale tensile, la riconosciuta

abilità e superiorità delle maestranze e dei

tecnici e l'innata eleganza della donna ita­

liana. Fattori che abilmente manovrati costi­

tuirono la trama di quel movimento innova­

tore che aspira a creare in Italia una moda

da lanciare e da imporre nel mondo. Il pro­

blema si impose nella sua ampiezza nel 1932

con la costituzione dell’ Ente per la Mostra

Nazionale della Moda, successivamente tra­

sformato in Ente Nazionale della Moda. Con

tale trasformazione il Capo del Governo volle

affermare che il problema della moda italiana

aveva assunto interesse nazionale, dando ad

esso una base, sulla quale il mondo artistico

ed industriale, che si polarizza attorno alla

creazione dei modelli e dei tessuti, avrebbe

potuto costruire il nuovo grandioso edificio.

Dal passato « Documento » trae la possi­

bilità di manifestare la vitalità della moda

italiana destinata ad affermarsi nel prossimo

avvenire.

Le singole tendenze creative destinate a

rappresentare la moda nella sua espressione

più eletta, sono state magistralmente inqua­

drate in * Documento-Moda ». Perciò questa

pubblicazione, che si può definire eccezio­

nale. è una concreta testimonianza dell'ini­

ziativa realizzata dall’

Ente per

imprimere

alla

moda

italiana

una inconfondibile

diret­

tiva. •Documento » è ciò che letterabwate

indica il suo stesso titolo, una documenta­

zione delle possibilità attuali o future del

lavoro e della produzione italiana nel campo

della moda. Orientare gli artefici, precisare

la « spiritualità » della linea nuova, incitare

con il carattere specifico della pubblicazione,

industriali, artigiani, commercianti e model­

listi, è stato l’ intento dei promotori dei fasci­

coli. È, in breve, una parola chiara, concreta

e persuasiva che non ammette dubbi, diver­

sità di interpretazioni e nel contempo ammo­

nisce qualche retrivo che si illude di appog­

giare su posizioni ormai superate. Con ciò

non si intende di soggiogare la libertà della

moda, crr

1

> una specie di uniforme; si

finirebbe per cancellare il carattere dell’indi­

viduo e con esso l’accentuazione e la raffina­

tezza delle attrattive personali. Tuttavia si

è inteso porre una opportuna limitazione

all’estemporanea soggettiva visione della moda

la quale determina artifici che sostituiscono

stile naturale di un popolo. Forma di impo­

sizione se vogliamo, ma necessaria per impri­

mere una inconfondibile estetica. Con « Docu­

mento » si è dunque mirato ad eliminare quel­

l’originalità di cattivo gusto e quelle esage­

razioni irragionevoli, che anziché costituire

un complemento alla bellezza fisica della

donna, non sono che fiori esotici che nascono

repentini e presto scompaiono per sempre.

Il compito degli ideatori di « Documento » è

stato essenzialmente quello di selezione e di

creazione su basi nuove, studiando il mate­

riale attraverso un doppio cristallo, cioè il

lato artistico e pratico. Pagine sintetiche,

schematiche, vorremmo dire sinottiche, per­

chè riassumono con rara efficacia persuasiva

il lavoro, la passione e lo studio di quanti

cooperano alla creazione della moda italiana.

Non è il caso di esaltarne la veste tipografica,

tuttavia non possiamo esimerci dal rilevare

la signorilità della pubblicazione, la quale

si presenta in una originale inquadratura,

priva di vistosi richiami, adorna di quella

semplicità che è la più sincera espressione di

ogni manifestazione artistica della vita mo­

derna. Formato, composizione tipografica,

disegni e riproduzioni esalano da

aa

este­

tismo manierato; in

aaa cornice quasi li­

neare il modello

preade il

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impone con aa richiamo più poteste pwcàè

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