

LEFORTIFICAZIONI DI TONNOADODIENTEDELIACITTADELLA
IN DNA INCISIONE SCONOSCIOTA DI (IOVENALE DDETTO
Tempo fa quel sagace ed appassionato
ricercatore e collezionista di ricordi torinesi,
che è Silvio Simeom, mi mostrava con un
certo orgoglio, una incisione di Giovenale
Boetto (
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), che egli aveva poco innanzi acqui*
stato sul mercato antiquario e che teneva fra
le cose rare della sua pregevole e vasta rac
colta. In realtà, nessuno dei biografi e studiosi
del grande incisore fossanese: nè Giuseppe
Vernazza, nè Roberto d'Azeglio, nè infine il
diligentissimo Alessandro - Baudi di Vesme,
ricordavano nei loro accurati elenchi questa
stampa.
Ma se l'esemplare Simeom costituisce un
unicum
, il che è pur sempre una bella qualità
per una incisione e un vanto grosso per il
collezionista possessore, c’è poi un elemento
che lo rende veramente prezioso per noi tori
nesi: la sua raffigurazione.
L'incisione, che è di modeste dimensioni
0,15 x 0,11 e, nell'esemplare pervenutoci,
alquanto guasta e macchiata, reca la firma
deirartista in basso a destra:
G. Boetto
/.
Ma se anche la firma mancasse, basterebbe
a definirne l'autore il tipico tocco, tocco di
una succosa gustosità alla Callot, a tratti
paralleli, volutamente radi, brevi, leggeri e,
pur nella loro apparente nervosa irregolarità,
finissimi e aecidi a definire con il solo gioco
delle luci diverse ogni minimo particolare.
La raffigurazione si adorna di una bellis
sima ed elegante cornice costituita, oltre che