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L’OSPEDALE AMEDEO DI SAVOIA

PER LE MA L A T T I E I N F E T T I V E

Nella difesa sanitaria della Città di Torino

contro le malattie infettive a carattere epi­

demico. TOspedale Amedeo di Savoia esplica

un compito di primo ordine. Si è ritenuto

pertanto utile esaminare i requisiti di igiene

edilizia e di organizzazione tecnica, atti a

garantire al nosocomio una funzione rispon-

dente alle moderne esigenze, soprattutto dal

punto di vista essenziale dcHisolamento.

Gioverà premettere un cenno intorno alle

vicende che determinarono la costruzione

delPOspedale, per darci ragione della sua

necessità sociale e dei servizi resi alla tutela

della salute pubblica.

Nel secolo scorso in Torino furono numerose

le epidemie di vaiolo e di colera. Il primo rap­

presentava una malattia endemica soggetta

a frequenti accensioni epidemiche.

11

colera si

manifestò, soltanto nel periodo 1835-1884,

con ben otto epidemie: memorabile tra tutte

quella del 1854 con 2835 casi e 1438 morti.

I contagiosi venivano allora ricoverati negli

o>pedali generici. Ma quando cominciò ad

essere compreso il pericolo infettivo costi­

tuito da tali malati nei confronti degli affetti

da malattie comuni, nessun ospedale volle

più accettarli. Leggiamo infatti nel •<Rendi­

conto statistico deirUfficio d'igiene per Tanno

1871 » che in tale anno « i vaiolosi furono

recinti da tutti gli ospedali civili . L'unica

porta aperta rimase quella della Piccola Casa

della Divina Provvidenza, la quale — scrive

il dott. Rizzetti nel rendiconto citato — « nelle

malaugurate contingenze sanitarie della Città

è sempre la prima nel soccorrere gli infelici

che abbisognano di >occorso, ed ivi

1

ebbero

numi o u i motonsovom.

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