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FUNIVIE

VALDOSTANE

La funivia rappresenta il più comodo, il più mo­

derno, il più rapido mezzo per lo sviluppo del movi­

mento turistico in montagna; grazie ad essa gli appas­

sionati possono intensificare, moltiplicare le loro escur­

sioni, mentre un numero grandissimo di persone che

non avrebbero mai pensato di poter raggiungere certe

altitudini, possono arrivarvi senza fatica e senza di­

sagio. F. non si dica clic queste nuove possibilità dan­

neggiano, limitano o profanano il godimento di co­

loro che alla nobile fatica deU’alpinismo dedicano (igni

attività, poiché la funivia non impedisce che l’escur­

sionista convinto faccia ancora a piedi il suo percorso,

mentre il portar in alto, sempre più in alto le comodità

della vita moderna e magari addirittura gli agi citta­

dini non impedisce che chi ama le solitudini immense

dell’alta montagna possa facilmente trovare mille

luoghi adatti al suo godimento anche se in quel dato

punto, su quella data cima invece che una baita abban­

donata c gelida si trova un bell’albergo con ogni co­

modità moderna. Certo esasperato naturismo, certe

esagerate nostalgie del passato dànno l’impressione di

mascherare piuttosto un senso di egoismo che non un

temperamento poetico.

L’anno scorso all’inaugurazione della funivia del

Colle del Gigante è stata notata l’espressione felice di

una signora anziana che era tranquillamente arrivata

lassù a 3350 metri con un disagio non superiore a

quello di salire su una vettura ferroviaria o tranviaria

(e la sua mole, la sua età, i suoi acciacchi facevano

ritenere che già quella doveva essere una fatica da

prendersi in considerazione con le dovute precauzioni) ;

la qual signora ad un tratto esclamò: * Non avrei

mai pensato di poter arrivare 1111 giorno anch’io a

questa altezza e vedere questa meraviglia. Ora capisco

la passione di mio tiglio per la montagna! » Eviden-

*

Sulla piatta

temente senza la funivia a quella vecchia signora 1111

formainatte*

della