

menasi esemplari — scene araldiche e storie — di
grande rarità.
A Parigi all'in izio del secolo si stabilirono due
artisti fiamm inghi, M arc de Com an s e Francois de la
Pianelle, che operarono sotto p rivilegi reali; dal lo ro
- atelier » del Faubourg S. Marcel uscì la serie della
Storia , l 'Artemisia
alludente alle gesta della R eg in a
Maria de’ M edici: serie tra le più celebrate, per quanto
nel pezzo esposto alla Mostra
Guerrieri che recano of
ferte
il sapore italianeggiarne sia anche troppo a v v e r
tibile, e la ricerca formale eccessiva. Dalla manifat
tura del Louvre uscì invece probabilmente il
Ban
chetto ih Psiche,
del Museo del Bargello. lutine le varie
arazzerle di Parigi ven ivano riunite e con lettere pa
tenti dell'anno 1667 passavano ufficialmente alle dirette
dipendenze del R e , che le comprese nella « M anufac-
ture des Meubles de la Cou ronne ».
(Ili arazzi dei secoli X V II e X V III sono esposti
nei sontuosi saloni settecenteschi del p runo piano di
Palazzo M adam a, dove essi acquistano uno spettaco
lare risalto, costituendo d'altra parte un ornamento
di im pareggiab ile ricchezza per gli ambienti stessi.
O rmai questa era appunto la funzione quasi unica
degli arazzi: si sa che, al tempo di Luigi X IV , era an
cora d ’ uso esporli in pubblico (e del resto la più fa
mosa serie della manifattura di Parigi, altrimenti detta
dei (iobelins,
La rifa del R e,
aveva chiari intenti cele
brativi e propagandistici), 111.1 ven ivano adibiti alle
« Fètes extérieures » solo una volta che, adoperati
al servizio del R e prima, a quello dei Principi poi,
avevano perduto l’originaria freschezza, t r a , insemina,
1111 uso affatto secondario. Il grande Le B ru ii, primo
e m aggiore tra i direttori dei (iobelins, è ricordato
alla Mostra da alcuni arazzi tessuti da suoi cartoni,
delle serie dei
Fanciulli giardinieri
e degli
E lem enti
; l’ese
cuzione risale però aH’iiiizio del Settecento, quando
appunto il metodo ed il gusto del Le Brun andavano
perdendo la lo ro attualità. Proprio dagli arazzi della
Injrmao di Saacio ilVitola di Barattar». - Cobelùm.
1790
e. — Torino - Pilarro RmIc.