

Primavera sull’altipiano di Cirene
zionc nella tecnica:
Ritratto del figlio.
Torniamo a
metodi antichi che poi sopra tutti Lenbach seppe
riscoprire e riportare alla moda. Disinteresse per lo
stondo alla maniera di Antonello; diagonale riposante
della figura colta nella immediatezza del carattere di
studioso; le mani stringono il libro chiuso; lo scollo
alla Vati Dyck lascia fiorire sullo stelo ancora sottile
11 volto imberbe plasmato con una materia corposa,
sfregata sulla tela ruvidissima con una abilità davvero
magistrale. E il pittore, in potenza ormai raggiunta,
che si riconferma nei due femminili ritratti così diversi
tra loro. La dama in scuro traccia una verticale a
determinare un temperamento di sensibilità interiore
e di pensiero; si notino gli accordi tra il gesto delle
mani congiunte, della bocca severamente chiusa e
degli occhi in cui tutto 1 assorto indugio di un'anima
appare come fosforescente.
Un lusso settecentesco di scollo, di storte iridate,
di chiome ducuti sotto l’amplissimo cappello divaga
in questaltro
Ritratto
<li fiorane signora,
contro un
arcadico sfondo; il sapore antico della composizione
si accorda con la mollezza elegante della creatura
colta nel rigoglio della sua tresca persona.
C ’è 111 questi ultimi quadri il secondo tempo di
vita del sereno artista. Ma a ben completarlo è oppor
tuno riprendere la sua vita che la grande guerra ha
separata 111 due tempi: quello della prima età creatrice
e quello della seconda, rinnovatrice. Lo studio chiuso,
la divisa, la vita al fronte vogliono dire lo stacelo per
un uomo qualunque; ma Farachini ha saputo portare
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anche nei casi della grande guerra, come nello scempio
della seconda, quel suo dono di serenità che eh ha
concesso di giungere alla vittoria.
Vita d Africa prima, lunghe peripezie in Cirenaica;
poi guerra mondiale: un giro di anni dal 19 12 al 1919.
Come lontani 1 giorni del suo felice esordio alla Pro
motrice del 1906 che con
l'enerdì Santo
gli aveva
suscitato attorno tante simpatie ed inverdite tante
speranze!
Nello /aiiii> di campagna, tra le fasce, le maghe,
saponette e rasoio una piccola scatola di colori. Troppo
piccola e pur cara all'estroso artista, e siccome 1 pit
tori sono come 1 maghi, capaci di spettacolosi sorti
legi. cosi dalla scatoletta di Manichini nacque una
serie di piccoli prodigi. Come ho già detto l'influenza
delle persone e dei luoghi è sempre sensibilissima nel
Nostro.
Primavera sull'altipiano Ji Cirene
che qui ripro
duciamo e che venne prima esposta al C ircolo Artisti
di Torino, vincendo il Premio Arbarello 192“ e poi
scelta per il nostro C ivico Museo, è un gioiello di
impressionismo sincero nato di fronte alla maliosa
gamma di colori che sbocciano d ogni corolla sul-
I indimenticabile terra nostra d ’oltremare. Uno di
quelli studi del pittore-soldato :
Maone a Marsa Susa
era tanto piaciuto al defunto re Vittorio che lo volle
G ianvittorio Cremooeti