

Musica c Ja n /c aprono alla psiche infantile nuovi orizzonti.
Si recita : la facoltà di intendere, esprimerli e volere è raggiunta.
scolio, intatti, a superare gli esami scolastici con buon
profitto; nel 194 1. ad esempio, l’intera totalità dei
piccoli ospiti poterono essere presentati alle scuole
pubbliche conseguendo tutti la promozione.
Lo scopo dell'istituto, però, è più che altro quello
di avviare il fanciullo minorato psichico verso un la
vorìi manuale proficuo affinchè possa entrare nella
vita sociale ed occupare 1111 posto dignitoso: laboratori
vari — di vimini, ad esempio, per 1 maschi e di lavori
domestici per le femmine — si alternano, intatti, alle
aule luminose dove la parola dell insegnante cerca di
portare la luce nel buio delle piccole menti intene
brate: ad essi vengono avviati 1 fanciulli a seconda
delle loro predisposizioni. Giochi ricreativi all’aperto
o all interno, secondo la stagione, recite divertenti,
conversazioni atte a sviluppare lo spirito d osservazione
e le facoltà percettive del bambino e passeggiate sane
ed istruttive nel verde del vasto parco che circonda
l’ istituto, completano inoltre, I ambiente 111 cui la
psiche infantile deve svilupparsi. Un piccolo mondo
dal quale ogni austerità è volutamente bandita e dove
tutto porta l'impronta dello spirito altamente umani
tario che lo vivifica, dall'insegnamento all’assistenza
delle vigilatria, dal candore dei dormitori all’acco
gliente intimità dei refettori: e su tutto una dolcezza
pacata che avvolge l'anima infantile come una con
fortante carezza, una vigilanza paziente votata più al
l’esempio che alla correzione, una ricerca attenta e con
tinua della via più atta a raggiungere meglio ed il più
profondamente possibile, il mondo interiore del fan
ciullo; un’atmosfera familiare, insomma, che dà al
bimbo la sensazione di trovarsi « a casa ». quella casa
che il più delle volte gli è mancata.
Anche la tristezza, come l’austerità, è bandita da
questa scuola-famiglia : la tranquillità del luogo,
l’aspetto grazioso della villa 111 cui ha sede
1
Istituto,
l’ombrosa pace del viale sembrano, infatti, far dimen
ticare le miserie umane ivi nascoste; anche il fiocco
rosso o quello blu che le mani amorevoli di un’inse
gnante o di una vigilatnce ha posato su una piccola
testa di bimba, è una nota di gioia così come 1 fiori
ed il verde che occhieggiano fin sulle votiate luminose
dicono una parola di speranza a quegli altri fiori umani
che si muovono attorno ad essi e che, come loro,
hanno bisogno di tatuo sole per sbocciare.
Vi è anche molta musica, molte canzoni e moba
pace: una pace raccolta e serena lontana dai rumori
della vita, nella quale ranima infantile si adagia in una
confortante distensione e vi attinge una linfa nuova.
Bonifica, dunque, nel più ampio e luminoso signi
ficato della paiola: togliere un bimbo dalla strada,
aiutare chi sm per cadere, dare una casa a chi 11011 l’ ha
11011 è. 11.
. soltanto un gesto di carità, ma qualcosa
di più che va oltre l’altruismo e la solidarietà: è un’opera
sociale, purificatrice e redentrice per 1! bene di tutti.
Pochi ‘ 0110, purtroppo, coloio che sanno chinarsi
sulle miserie umane vedendo 111 esse non la colpa od
il male, ma la disgrazia e l’inlebcità: 1 più si disinte
ressano di queste piaghe social o le accettano passiva
mente come 'i accetta il vento, la pioggia od una
qualsiasi verruca sul proprio viso: piccole deformazioni
o alterazioni che nulla tolgono alla normale funziona
lità del’a vita. Per questo, si guarda quasi sempre con
scetticismo e diffidenza a coloro 1 quali, usciti dalla
torre egocentrica nella quale l’ uomo io ide a nnchiu-
dcisi, si avvicinano a queste malariche zone umane
per tentare — come per quelle acquitrinose della na
tura — un’opera di risanamento e di ricupero. Qual
cuno chiama costoro filantropi, abrt soriologhi, santi
o visionari - ni verità, sono «duplicemente uomini gu i
dati da uno spiri o di umanità profonda intesa come
un dovere 1 quali non hanno dimenticato che ogni
creatura nasce buona e che <1 ladro, l’assassino o il
vagabondo è stato anch’esso un fanciullo il cui sor
riso spesse volte è siato cambiato in una smorfia da
forze esterne più forti di lui.
Quello spirito che qualcuno chiama « vote di D io »,
altri • solidarietà umana » o * giustizia sociale • e clic
altro non è che amore dell’uomo per l’ uomo, quel
l’amore che nell’opera intrapresa dal prof. Marro e
continuata dai suoi successori — in special modo dalla
prot.ssa Elia Annamana, direttrice dell'istituto —
trova la sua espressione più semplice e naturale.
CLAUDINA CASASSA
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