

VECCHIA INGHILTERRA
101,11 HX 11LAMI /
I L D O NO DI N A T A L E
1
Francesi sogliono diro: «
Les
pctits
(iuh\iux
aitrc-
tuniiiiir Filmine
». 1 io il vago sospetto, senza maligne
intenzioni, che la frase sia stata suggerita da una donna.
Che ne sia. è ben certo che la si dovrebbe completare:
i piccoli doni (se poi non fossero veramente piccoli
non guasterebbero) sono un alimento dell amore.
Per conto mio non me ne sono mai scordato, nep
pure nell'intimità domestica. Aggiungo subito che la
cosa nu riuscì singolarmente tacile, perche una moglie
fece sempre festosa accoglienza anche ai modesti
oggetti che le potevo di>-
narc. Essa anzi li accoglieva
con tanta infantile festosità,
che ne avevo colmo il
cuore di dolcezza. Nei pri
mi tempi della nostra vita
comune pensavo che si trat
tasse solo dv una nativa
espansività di carattere. Più
tardi, quando approfondii
lo studio dell'inconscio,
sotto la guida di Freud,
ebbi il sospetto che fosse
un inconsapevole mezzo per
stimolarmi a tare sempre
meglio.
Da questo preambolo
capirete come avessi ram
ino ben disposto a non
lasciar trascorrere invano
le festività tradizionali. Ma.
sovente, c era un guaio,
anzi ce n’erano due. Avrei
Madama G tm ttri ,
voluto che ima moglie esprimesse un desiderio,
magari modesto; le: inwce si trincerava in un muti
smo, tanto corretto, quanto imbarazzante. D ’altro lato
desideravo conoscere il suo pensiero, ma temevo che
facesse tr iboccarc il imo borsellino mal colmo.
QucU amio si era giunti alla vigilia di Natale senza
che avessi un qualunque concetto sulle sue preferenze.
Vedevo giungere con ansietà il momento di riempire
la tradizionale calzetta. Eravamo all ora ser.ile del
ritorno a casa, senza aver capito come avrei potuto
spendere bene le 200 lire
(poche ma buone allora),
che avevo messe da parte
per l'occasione.
Al momento di svoltare
da via Ccrnaia in piazza
Solferino, mia moglie, but
tando un’occhiata come
distratta su una vetrina,
mormorò a fior di labbra:
— Starebbero bene sul
11110 scrittoio.
— Cosa ;
— Nulla.
Mi voltai. C ’era il più
elegante negozio della città.
— Corbezzoli — dissi
tra ine.
Può darsi che abbia an
che aggiunto: — Povero
me. — Difatti eri* preoccu
pato pei clienti che non
pagavano.
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