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Un compositore torinese
Il maestro A n g e lo T o rton e , nato a Cambiano,
può considerarsi torinese di elezione, poiché in Torino
compì gli studi letterari e musicali (questi all’alta scuola
dell'illustre maestro Giovanni Bolzoni, direttore del-
l’allora Liceo musicale * G. Verdi » che lo ebbe allievo
prediletto e coadiutore dopo avergli insegnato tutto
quello che la scuola può insegnare), e in Torino abitò
sempre, svolgendo la carriera di insegnante di piano
torte e di composizione. (Allievi suoi conseguirono
il diploma a pieni voti nei principali Conservatori).
Nel campo delle esecuzioni, si nota ch’egli è meglio
conosciuto tuor del Piemonte, e persino tuor d’ Italia
e d ’ Europa, che non nella sua città; caso purtroppo
tutt’altro che nuovo.
Per quanto per tempo iniziato all’ uso delle multiple
forme musicali, mentre da noi il Smigaglia si dedicava
particolarmente alla canzone popolare piemontese,
l’attività musicale del maestro Tortone cominciò a ri
velarsi con un cospicuo ciclo di Liriche per Voce e
Pianotorte, che critici eminenti dichiararono « spon
tanee ed elegantissime ». Liriche vere e proprie, non
romanze da sala —
Kunstln Jcr
piuttosto che l
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— genere al quale il Tortone si mantenne sempre
affezionato. La lirica in musica è un po’ come la no
vella m letteratura. La brevità è insidiosa e si crede dai
più che si tratti di cosa tacile e di poca responsabilità,
mentre le difficoltà sono molte. Il Tortone non ama
testi faciloni o volgari, ma si cimenta volentieri coi
grandi poeti: basta sfogliare l’elenco dei testt poetici
da lui musicati (oltre ad una settantina) perchè balzino
improvvisi agli occhi 1 nomi di Dante e di Petrarca,
del D ’ Annunzio c del Carducci, c, tra i migliori nomi
francesi, quelli del Maeterlinck e del Sully Prudhomme,
del De Musset, dell’Hugo e dcll’ Haraucourt. Amore
per gli antichi, oltre che per i moderni, dei quali il
musicista intende assimilare l’intima fibra. Chi lo co
nosce sa come egli si trascriva con amorosa cura 1 testi
m elegantissimi taccuini che porta sempre con sè; come
se li studi appassionatamente a memoria, e come se
li rimugini per mesi e mesi, prima di mettere giù una
nota. Quante volte noi udimmo il Tortone accesa
mente dichiarare come « nessuno ha il diritto di gua
stare con della cattiva musica queste poetiche creazioni
che sono veramente le “ gemme ” dell’italico idioma,
della universale letteratura !» Perciò le sue composi
zioni, pervase da un intimo alito di tresca e sincera
espressività, sono tutte pregevoli e già se ne fece più
di una ristampa, diffusasi soprattutto all’estero.
Molte altre composizioni del genere egli ha in
animo di realizzare, e lo sta tacendo attraverso a lavori
di maggior sviluppi' ed entità.
Di questi già ve n’è più d’uno, tra 1 quali va ricor
dato il poema sinfonico
L : morte di Abele
che il celebre
maestro Oscar Fned di Berlino incluse nel programma
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