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Parte prima Declino economico ed equilibrio istituzionale (1280-1418)
tanto nel seguente; pur rimanendo insufficienti per una ricostruzione
soddisfacente del paesaggio, essi sono utili per formulare qualche osser-
vazione basata, anziché su dati sistematici, sulla frequenza complessiva
delle menzioni ricorrenti. Non è nemmeno possibile, per il
xiii
secolo,
stabilire l’entità di singoli patrimoni se non indicativamente per alcuni
enti ecclesiastici, i quali posseggono tuttavia beni anche fuori del terri-
torio torinese e quindi non risultano valutabili nel solo quadro qui esa-
minato, né consentono osservazioni significative sulla variazione di su-
perficie degli appezzamenti attraverso il tempo.
Di gran lunga più «selvaggia» risulta l’area intorno alla Stura, di for-
mazione alluvionale recente e quindi facilmente soggetta a piene e a im-
paludamenti. Qui sembrano prevalere gli incolti e, in specie, sopravvi-
vono vaste estensioni di bosco fra le quali spicca il
nemus
o
buscus Stu-
rie
250
, una concentrazione forestale che doveva raggiungere dimensioni
notevoli; di essa facevano parte anche boschi che assumono denomina-
zioni diverse, derivate dai loro proprietari: il «goretum de Octavio», il
«buscus Aldeprandi», il «buscus de Badeis» e il «boscus Episcopi»
251
.
Di quest’ultimo nel 1215 rimaneva memoria che «solebat esse comunis»
(in parte, anzi, esso apparteneva al quartiere cittadino di Porta Mar-
morea), mentre altri
communia
vengono ricordati fra le coerenze una so-
la volta
252
. Nel 1220, quando il bosco viene ceduto, si stabilisce che es-
so non sia ridotto a coltura
253
, segno dell’interesse a preservarlo contro
il progredire indiscriminato dei dissodamenti.
Rilevante, accanto alle aree boschive, la presenza di semplice terra
gerba
254
, talora invasa da spine
255
, anch’essa per lo più appartenente a pri-
250
Buscus
:
b. vesme
,
e. durando
e
f. gabotto
(a cura di),
Carte inedite e sparse di signori e luo-
ghi del Pinerolese fino al 1300
, Pinerolo 1900 (BSSS, 3/2), p. 225, doc. 39 (1175 - sec.
xiii
); BSSS,
68, p. 81, doc. 88 (28 febbraio 1220); BSSS, 69/3, p. 183, doc. 60 (20 dicembre 1224); BSSS, 68,
p. 88, doc. 95 (9 febbraio 1224); p. 95, doc. 103 (26 agosto 1228); p. 98, doc. 105 (27 febbraio
1280); BSSS, 65, p. 92, doc. 98 (28 febbraio 1220); p. 92, doc. 99 (1° marzo 1220); BSSS, 106,
p. 69, doc. 42 (13 marzo 1228); p. 71, doc. 43 (3 aprile 1228); p. 74, doc. 44 (11 aprile 1228); p.
78, doc. 45 (31 marzo 1231); BSSS, 36, pp. 241-42, doc. 232 (giugno 1238); p. 272, doc. 258 (15
novembre 1249).
251
Rispettivamente: BSSS, 65, p. 90, doc. 97 (27 aprile 1219); BSSS, 106, pp. 71-72, doc. 43
(3 aprile 1228); BSSS, 44, p. 300, doc. 21A (14 luglio 1244); BSSS, 36, p. 287, doc. 269 (1° di-
cembre 1259).
252
Rispettivamente: BSSS, 65, p. 75, doc. 84 (26 marzo 1215); p. 92, doc. 99 (1° marzo
1220); BSSS, 36, p. 61, doc. 56 (23 giugno 1178).
253
BSSS, 65, p. 92, doc. 99 (1° marzo 1220): «nec debeat eum arruncare sine parabola pote-
statis».
254
Rispettivamente: BSSS, 36, p. 39, doc. 30 (22 luglio 1164); p. 54, doc. 45 (22 gennaio
1172); p. 98, doc. 96 (20 maggio 1192); p. 138, doc. 132 (20 luglio 1204); BSSS, 65, p. 75, doc.
84 (26 marzo 1215).
255
BSSS, 36, p. 36, doc. 27 (2 giugno 1162); p. 46, doc. 38 (1° febbraio 1169).