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Parte prima Declino economico ed equilibrio istituzionale (1280-1418)
vedevano, la prima il pagamento di un denaro, la seconda di un obolo
per ogni maiale acquistato in città. Il mercato di Torino doveva svol-
gere del resto un ruolo non marginale nel traffico del bestiame se, co-
me sembra, nei primi anni del Quattrocento, vi si commerciavano, ac-
canto ad animali provenienti da allevamenti locali, anche
vacini
e ovini
della Moriana. Antonio Falletti vi acquistò in un’occasione 13 trente-
nari di «bestie lanute» e, in un’altra occasione, con due soci, ben 199
bovini
50
.
A incidere positivamente sullo sviluppo della viticoltura, della pra-
ticoltura e dell’allevamento era molto probabilmente anche il ruolo di
Torino come importante centro di accoglienza e di ospitalità lungo la
strada di Francia. L’ospitalità a viandanti, pellegrini, mercanti e uomi-
ni d’affari di passaggio non soltanto incrementava il consumo di vino,
pane e carne e dava lavoro a un gran numero di osti, ma offriva la pos-
sibilità di vendere ai forestieri anche il fieno per le loro cavalcature.
L’economia rurale torinese era quindi funzionale anche a questo tipo di
opportunità
51
.
L’ a r t i co l az i one de l l a propr i e t à fond i a r i a e l e forme d i
conduz i one de l l a t e r r a .
Gli estimi torinesi del Trecento censivano la ricchezza dei cittadini
tenendo presenti due categorie di beni: il patrimonio immobiliare e i be-
ni mobili. Se le informazioni concernenti questi ultimi erano quanto mai
sintetiche e si limitavano per lo più all’indicazione della stima del valo-
re complessivo di merci e numero degli animali posseduti, quelle ri-
guardanti la proprietà immobiliare erano più articolate e descrivevano
sommariamente anche la tipologia e l’estensione di case e terreni. In par-
ticolare, per quanto riguarda la proprietà fondiaria, i catasti indicava-
50
Alpeggi, pascoli, affari:
r. comba
e
a. dal verme
,
Allevamento, transumanza e commercio
del bestiame nel Piemonte occidentale: secoli
xii-xv
, in
r. comba, a. dal verme, i. naso
(a cura di),
Greggi, mandrie e pastori nelle Alpi occidentali: secoli
xii
-
xx
, Cuneo - Rocca de’ Baldi 1996, pp. 13-
31. Transumanza e pedaggio del Moncenisio:
r. comba
,
Sources et problèmes d l’histoire de l’éleva-
ge dans les Alpes Piémontaises (
xii
e
-
xv
e
siècles)
, in
L’élevage et la vie pastorale dans les montagnes de
l’Europe au Moyen Age et à l’Epoque Moderne
, Clermont-Ferrand 1984, pp. 5-14;
a. dal verme
,
La transumanza nel Piemonte medievale (
xii
-
xv
secolo)
, in
Atti della tavola rotonda internazionale: Ar-
cheologia della pastorizia nell’Europa meridionale
(Chiavari, 22-24 settembre 1989) I, Bordighera
1991 (= «Rivista di studi liguri»,
lvi
[1990]), pp. 219-27. Pedaggi di Torino e di Rivoli:
m. c. da-
viso di charvensod
,
I pedaggi nelle Alpi occidentali nel Medio Evo
, Torino 1961, pp. 338, 343. Mer-
cato di Torino: CCT, 75/1/10, 55 bis (1401-406),
forisseca
.
51
Sull’importanza delle strutture alberghiere torinesi e sul loro ruolo nell’economia cittadina
cfr., in questo stesso volume, i saggi di
a. barbero (
I problemi della rete viaria e delle attrezzature al-
berghiere
) e di
g. bracco (
Problemi vecchi e nuovi della finanza comunale
).