Table of Contents Table of Contents
Previous Page  157 / 852 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 157 / 852 Next Page
Page Background

138

Parte prima Declino economico ed equilibrio istituzionale (1280-1418)

da una buona articolazione produttiva e, forse, da un maggiore equili-

brio fra le colture. Ben diverso era l’aspetto dei piccolissimi patrimoni

terrieri appartenenti al variegato universo degli artigiani, dei lavoranti,

dei tessitori, dei piccoli commercianti, dei manovali. Le poche giornate

di terreno che li componevano erano oggetto di sfruttamento intensivo,

soprattutto mediante la coltivazione della vite e talora del grano, ma-

gari integrate in uno stesso appezzamento di alteno, a vocazione poli-

colturale. Così, dal punto di vista del controllo della terra, la città non

appare soltanto popolata da proprietari che gestiscono in forma indiretta

i propri beni fondiari ubicati nel territorio circostante: appare anche,

con tutte le conseguenze che questo comporta per il tono degli spazi ur-

bani, come il luogo di residenza di contadini, che conducono terre al-

trui o ne coltivano in economia di proprie, e di artigiani e piccoli uomi-

ni di affari intimamente legati al mondo rurale per le loro stesse neces-

sità di sopravvivenza. Su questi ultimi è necessario spostare ora

l’attenzione.

3.

Fortune e crisi dell’artigianato e degli scambi.

La pr oduz i one d i «pann i t aur i nens e s» : da l l ’ apogeo a l

dec l i no .

La presenza in Torino di un folto numero di artigiani e soprattutto

gli sforzi ricorrenti del gruppo dirigente torinese per dotare il settore

tessile di manodopera qualificata inducono a interrogarsi sul ruolo che

ebbero, nella vita economica cittadina, lo sviluppo artigianale e mani-

fatturiero e, in particolare, la produzione dei pannilana. Come è noto,

la presenza di macchine idrauliche per la follatura dei panni sembra at-

testata sin dai primi decenni del

xii

secolo, ma è soltanto alla fine del

xiii

secolo, quando ha inizio la serie dei conti del

clavarius

sabaudo a To-

rino, che le notizie sull’argomento incominciano a infittirsi. A partire

dal Natale 1290 tali resoconti forniscono infatti le prime informazioni

sulle gualchiere signorili (del conte di Savoia e dei suoi consorti), che

sappiamo gestite in economia e bisognose di pesanti e costose ripara-

zioni; successivamente, oltre ai dati meramente contabili, offrono una

ricca serie di indizi sugli sviluppi della lavorazione dei panni e sulle at-

tività collaterali ad essa connesse

81

.

81

m. t. bonardi

,

Canali e macchine idrauliche nel paesaggio suburbano

, in

bracco (

a cura di),

Acque, ruote e mulini

cit., I, pp. 106-8; cfr.

ibid

. II, p. 269 (scheda di S. Benedetto).