Table of Contents Table of Contents
Previous Page  202 / 852 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 202 / 852 Next Page
Page Background

184

Parte prima Declino economico ed equilibrio istituzionale (1280-1418)

La Soc i e t à d i San Gi ovann i Ba t t i s t a .

L’associazione più importante che abbia operato a Torino nel corso

del Trecento è la Società di San Giovanni Battista. La sua nascita si fa

risalire di solito ai capitoli pubblicati il 21 novembre 1335 da Caterina

d’Acaia, «pro bono statu, pacifico, tranquillo civitatis Taurini», e con-

tenenti disposizioni relative all’omicidio, al divieto di portare armi, al

ricetto di banditi; per meglio assicurare il mantenimento dell’ordine

pubblico venne organizzata una forza di 400 cittadini, tenuti a giurare

personalmente fedeltà, e ad accorrere armati al primo segnale per met-

tersi agli ordini del vicario e del giudice. La preoccupazione di coinvol-

gere gli abitanti nell’esercizio della giustizia e nella difesa armata della

città è in quegli anni una caratteristica della politica degli Acaia, con-

sapevolmente perseguita dalla reggente e più tardi da suo figlio Giaco-

mo; che la protezione dell’ordine pubblico assumesse immediata rile-

vanza politica, è cosa evidente se si pensa che appena l’anno preceden-

te era stata repressa nel sangue la congiura degli Zucca. Le disposizioni

concordate nel 1335 fra la reggente e la città non lasciavano ancora pre-

vedere, tuttavia, quello che sarebbe stato di lì a poco il connotato sa-

liente della Società, e cioè il suo esser costituita esclusivamente da for-

ze popolari, a esclusione della nobiltà; i notabili cittadini con cui Cate-

rina aveva discusso, e che si erano incaricati dell’organizzazione dei 400,

erano infatti Miglioretto della Rovere, Stefano Beccuti, Raimondino

Borgesio, Giovanni Mascaro e Giovanni Pistagno, ovvero tre nobili su

cinque

33

.

Negli anni immediatamente successivi, il progetto politico dei prin-

cipi d’Acaia si precisò proprio nel senso di una radicalizzazione delle

spaccature sociali all’interno delle città soggette; ed è in questo conte-

sto che presero forma le prime società dichiaratamente popolari. Nel

1337 venne costituita la Società del Popolo a Pinerolo, con accesso li-

mitato a quei cittadini «qui non sunt de albergis et magnis parentellis

dicti loci»; due anni più tardi appare già costituita e funzionante a To-

rino la Società di San Giovanni Battista, egualmente riservata ai popo-

lari, tanto da essere apertamente qualificata dal principe Giacomo co-

me società di popolo. Gli statuti che la Società senza dubbio ricevette

all’atto della fondazione sono perduti, sicché sappiamo ben poco sulla

sua natura istituzionale, a meno di non estendere a quei primi anni le

33

m. chiaudano

,

Gli Statuti della Società di S. Giovanni Battista

, in «Torino. Rivista Munici-

pale»,

xiii

(1933), pp. 18 sg.