Table of Contents Table of Contents
Previous Page  205 / 852 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 205 / 852 Next Page
Page Background

derato, scandito dalla minaccia sempre incombente di Facino Cane e dei

suoi uomini d’arme, da un pauroso spopolamento nonché da un forte ri-

basso degli appalti delle gabelle, segno sicuro della contrazione dei traf-

fici. Già negli anni successivi la diffidenza popolare verso i magnati sem-

bra venir meno; e così si spiega la scomparsa senza rumore della Società,

subito dopo l’annessione del principato d’Acaia al ducato di Amedeo

VIII. La richiesta di conferma degli statuti venne rivolta dalla creden-

za al duca già il 14 febbraio 1419; la risposta non ci è pervenuta, ma il

fatto che dopo questa data scompaia dalle fonti qualsiasi menzione del-

la Società permette di concludere che Amedeo ne ordinò lo scioglimen-

to, come aveva fatto l’anno precedente, nella vicina Moncalieri, il suo

predecessore Ludovico d’Acaia. L’assenza di reazioni testimonia nel mo-

do più eloquente che già a quella data, benché la situazione economica

e demografica della città fosse ancor sempre cattiva, le tensioni fra no-

bili e popolari erano sostanzialmente rientrate

38

.

Quale, in conclusione, il ruolo della Società di San Giovanni Batti-

sta nella vita cittadina, nei trent’anni dopo la sua rifondazione? Con-

verrà sottolineare in primo luogo il suo carattere di massa: nel 1390,

quando la città non raggiungeva probabilmente i quattromila abitanti,

la Società contava quasi un migliaio di iscritti

39

. Scopo primario dell’as-

sociazione era l’inquadramento paramilitare della comunità, al fine di

collaborare al mantenimento dell’ordine pubblico; i membri della So-

cietà, uniti da un giuramento che li impegnava alla concordia e alla so-

lidarietà, erano i soli autorizzati a circolare armati nelle strade di To-

rino, pronti a intervenire in funzione repressiva al primo segnale di di-

sordine. Un paragrafo dopo l’altro degli statuti delinea in modo assai

dettagliato le misure da adottare «si contingeret, quod absit, quod ru-

mor sive rixa moveretur in aliquo loco civitatis Taurini vel suburbiis»:

i membri della Società cui accadesse di trovarsi presenti erano tenuti a

intervenire abbandonando ogni altra occupazione, e se la loro presen-

za non fosse stata sufficiente a riportare l’ordine «debeant alta voce

cridare: foris, foris, Societas», così da provocare l’intervento in massa

dei soci.

La procedura da seguire in quest’ultimo caso, soprattutto se l’adu-

nata si fosse resa necessaria «pro vindicta sumenda» e cioè per soccor-

Gruppi e rapporti sociali

187

38

Cfr. rispettivamente ASCT,

Ordinati

, 59, f. 15

v

, e

a. m. nada patrone

,

Il Medioevo in Pie-

monte. Potere, società e cultura materiale

, Torino 1986, p. 228.

39

L’elenco degli iscritti alla Società di San Giovanni Battista nel 1390, pubblicato da

ceru-

ti

,

Statuta Societatis S. Iohannis Baptistae Augustae Taurinorum

cit., pp. 81-109, comprende 895 no-

mi, cui vanno aggiunti i 13 membri del consiglio ristretto e 65 iscritti abitanti a Grugliasco.