

278
Parte prima Declino economico ed equilibrio istituzionale (1280-1418)
dei bottegai interessati, nel caso del pane si riconosceva l’impossibilità
di una simile soluzione. Il comune poteva bensì intervenire a calmierare
il prezzo del grano, se riteneva che i margini di profitto degli speculato-
ri fossero ingiustificati, ma in generale riconosceva che quel prezzo do-
veva essere regolato dal mercato; e non solo in tempi normali, ma anche
e forse soprattutto in tempo di carestia, giacché allora, più che mai, era
necessario evitare l’imboscamento, e anzi indurre i produttori forestieri
a portare il loro grano a Torino, correndo tutti i rischi che ciò compor-
tava – poiché, com’è ovvio, dopo un raccolto difficile ogni comunità
avrebbe vietato l’esportazione dal suo territorio. La consapevolezza di
questi meccanismi economici spiega probabilmente perché, in un ambi-
to vitale come quello del pane, il comune non si sia mai prefisso di ab-
bassare artificiosamente i prezzi; salvo poi finanziare la distribuzione gra-
tuita di pane organizzata dal vescovo, in modo da garantire il minimo vi-
tale a tutti coloro che gli alti prezzi espellevano dal mercato.
(
a. b.
)
3.
I problemi della rete viaria e delle attrezzature alberghiere.
Le s t r ade .
Città di transito, situata in posizione favorevole sui percorsi strada-
li che collegavano l’Italia alla Francia, e dipendente in larga misura dal-
la loro sicurezza per i suoi traffici e i suoi approvvigionamenti, la Tori-
no trecentesca non esercitava tuttavia alcun controllo su di essi, al di
fuori dell’ambito circoscritto del distretto cittadino. In passato non era
stato così: il comune torinese, operante sotto la sorveglianza del vesco-
vo, aveva mosso i suoi primi passi nel quadro di un’iniziativa politica,
quella vescovile appunto, che aveva fra i suoi capisaldi proprio il con-
trollo della strada di Francia e dei castelli scaglionati lungo il suo per-
corso. L’imposizione del pedaggio alle porte della città, detto appunto
«pedagium episcopi», non era stata, allora, che uno degli elementi di un
articolato progetto di costruzione territoriale, incentrato su Torino e in
cui s’inserivano, ad esempio, il controllo delle fortezze e l’esazione del
pedaggio in luoghi come Rivoli o Testona
31
.
Con la sottomissione all’autorità sabauda e l’emarginazione politica
del vescovo, tuttavia, il comune aveva perduto ogni possibilità d’inter-
vento diretto sulle strade. In un primo momento, a dire il vero, s’in-
31
g. sergi
,
Potere e territorio lungo la strada di Francia
, Napoli 1981, pp. 167-87.