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Sempre nell’ambito del monastero di San Michele della Chiusa, ma

questa volta riferibile alla committenza prestigiosa dell’abate Gugliel-

mo di Savoia, è il ben noto

Breviario

in due volumi del 1315 (ora nella

parrocchiale di Sant’Ambrogio), la cui decorazione presenta un caso

interessante di ibrido stilistico: la cultura di base di stampo francese vie-

ne arricchita, nell’unica pagina miniata, da una vena estrosa e fantasti-

ca e da una componente gotica non più strettamente dipendente da fat-

ti oltralpini

69

. Questa diversa componente stilistica, di tipo padano-lom-

bardo, con una decorazione meno stilizzata, costituita da foglie larghe

e morbide variamente colorate e da figure grottesche, caratterizza la de-

corazione dei due antifonari di Damiano Borelli del 1332-33, e delle tre

iniziali figurate presenti nella seconda parte del

Graduale

del convento

di San Domenico di Chieri, di Trecento avanzato

70

.

Un altro caso di mescolanza di suggestioni stilistiche, importante non

tanto per la qualità della decorazione, quanto per la singolarità dell’ope-

ra e per il suo destinatario, è costituito dal trattato di medicina

De Sa-

nitatis Custodia

di Giacomo Albini, scritto poco dopo il 1341, ora alla

Biblioteca Nazionale di Torino

71

, ma proveniente dal convento france-

scano di Pinerolo

72

. Giacomo Albini, presente nei documenti dal 1324

al 1348, medico personale di Giacomo d’Acaia, visse a corte, a Monca-

lieri, Rivoli e Pinerolo, e seguì il conte anche nei suoi spostamenti; scris-

Istruzione e cultura

349

lumetto di preghiere della Sacra di San Michele:

ead.

,

Antiche biblioteche e codici miniati

cit., sche-

da R. 5, pp. 246-47;

ead

.,

Disiecta membra

cit., pp. 120-21;

ead

.,

La biblioteca di San Michele del-

la Chiusa

cit., pp. 108-9.

69

ead.

,

Antiche biblioteche e codici miniati

cit., scheda R. 4, pp. 244-46;

ead

.,

Disiecta mem-

bra

cit., pp. 120-22;

ead

.,

La biblioteca di San Michele della Chiusa

cit., pp. 108-10. Iniziali deco-

rate vicine all’ornamentazione minore del

Breviario

del 1315 sono in un piccolo

Breviario

datato

all’inizio o alla prima metà del Trecento, proveniente dalla biblioteca della prevostura di San Lo-

renzo di Oulx (ora alla Biblioteca Reale di Torino, ms Varia 11):

ead.

,

Antiche biblioteche e codi-

ci miniati

cit., scheda P. 1, p. 240.

70

Esiste qualche perplessità nell’accettare come effettivamente astigiani i volumi di Damia-

no Borelli: infatti il De Levis nel 1789 scrisse di aver visto nel convento dei frati predicatori di

Rivoli due

Corali

liturgici di Damiano Borelli datati 1342. Potrebbero essere gli stessi di Asti, di

cui De Levis segnò male la data, ma in ogni caso la presenza a Rivoli di miniature di questo tipo

getterebbe più luce sul panorama artistico torinese e della corte sabauda. Per i codici di Borelli

si vedano:

toesca

,

Il Trecento

cit., p. 859, nota 71;

gabrielli

,

Arte e cultura

cit., p. 13 e figg. al-

le pp. 34-35, 42, 50;

segre montel

,

Antiche biblioteche e codici miniati

cit., scheda T. 8 - 8 bis,

p. 250;

romano

,

Per un atlante del gotico

cit., p. 39;

quazza

e

castronovo

,

Biblioteche e libri mi-

nati in Piemonte

cit., p. 283 (anche per il

Graduale

di Chieri).

71

Ms D. V. 13.

72

g. carbonelli

,

Il «De Sanitatis Custodia» di Maestro Giacomo Albini di Moncalieri con altri

documenti sulla storia della medicina negli Stati Sabaudi nei secoli

xiv

e

xv

(BSSS, 35), Pinerolo 1906;

romano

,

Mostra del Gotico nel Piemonte centro-occidentale

cit., tab. 3, nn. 1-3;

a. m. nada patro-

ne

,

Médecins à la cour de Savoie au bas moyen âge

, in

andenmatten

e

de raemy

(a cura di),

La mai-

son de Savoie

cit., pp. 203-6, in particolare p. 205;

quazza

e

castronovo

,

Biblioteche e libri mina-

ti in Piemonte

cit., p. 283.