

stra alcuni
tecta
dotati di una decina di giornate ciascuno: se ne conta-
no cinque, tutti appartenenti a importanti famiglie, fornite di patrimo-
ni medio-grandi, come i Probi e gli Ainardi. Vocazione prettamente vi-
ticola ha senza dubbio il tetto di Giovanni Probi, che ci informa come
al suo interno vengano conservati «torcular et tina», gli strumenti con
i quali viene evidentemente prodotto il vino per l’autoconsumo
80
. Di-
scorso analogo si potrebbe fare per il
tectum
appartenente alla vedova
dell’oste Colleto de Colleto, mentre gli altri si trovano attorniati da ap-
pezzamenti in cui coesistono la vite, l’arativo e il prato
81
.
La tradizione di insediamento in regione Vanchiglia, che la Pascale
ha documentato per epoche precedenti, viene ripresa con le due case,
gemelle e confinanti, dei due fratelli de Agnello, dotate ciascuna di 13
giornate di terra
82
. Un complesso di quattro tetti, chiamato «tectum Ba-
riffaudorum» per la sua appartenenza a diversi componenti della fami-
glia Bariffaudi, appare a mezzogiorno della città, presso la strada per
Moncalieri. Intorno è disposto un patrimonio costituito da circa 40 gior-
nate, quasi interamente destinate all’arativo
83
.
Più vivace appare il movimento dell’area opposta: oltre la Dora com-
paiono ora la
cassina
di Pietro «Margerius», al centro di 24 giornate che,
considerata l’indicazione professionale del possessore, non possono che
essere occupate da prato e incolto e l’airale di Francesco Borgesio, do-
tato di 29 giornate
84
. Vi si trovano inoltre quattro fornaci (e una quinta
è documentata a Sassi) a testimonianza anche di una certa ripresa dell’at-
tività edilizia in città
85
. Al di là della Stura appaiono due edifici che sarà
possibile seguire a lungo nelle loro vicende: appartenenti a due rami del-
la famiglia Ranotti, i principali macellai della città, sorgono una «domus
cum tectis», attorno a cui gravitano 85 giornate equamente divise tra
arativo e prato, e un tetto accanto al quale si è iniziata la costruzione di
una casa: il podere che fa capo a questo edificio comprende 76 giorna-
te di arativo e 56 di prato
86
.
Ciò che appare in forma embrionale attraverso l’estimo del 1445-46
L’economia e la società
461
80
ASCT, Dor. 1445, f. 86
v
.
81
ASCT, Dor. 1445, f. 137
r
; Nuova 1445, f. 56
r
; Dor. 1445, ff. 62
r
, 65
r
: si segnala inoltre
l’esistenza di una benna: Marm. 1445, f. 29
r
.
82
ASCT, Dor. 1445, ff. 133
v
, 134
r
; cfr.
pascale
,
Fisionomia
cit., p. 244.
83
ASCT, Marm. 1445, ff. 85
v
-87
v
.
84
ASCT, Marm. 1445, f. 93
r
; Pust. 1445, f. 48
v
.
85
ASCT, Nuova 1445, f. 78
r
; Pust. 1445, ff. 16
v
; Dor. 1445, ff. 48
r
, 49
v
.
86
ASCT, Dor. 1445, f. 112
v
; di scarso rilievo e di difficile collocazione altri due tetti citati
nello stesso estimo: Dor. 1445, f. 66
v
; Marm. 1445, f. 135
v
.