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Parte seconda La preminenza sulle comunità del Piemonte (1418-1536)
costruite in muratura
134
. Fra i due modelli estremi, ovvero quello inte-
ramente costruito in legno e paglia e quello interamente in muratura, si
crea peraltro un’infinita serie di varianti: una fra le più comuni preve-
de una copertura parte di paglia e parte di tegole
135
; un’altra prevede che
le pareti in muratura, anziché sino al tetto, giungano solamente fino al-
la travatura
136
; un’altra ancora prevede le pareti in muratura su tre lati,
mentre il quarto è interamente o parzialmente aperto
137
.
Con il moltiplicarsi delle varianti e con il consolidamento delle strut-
ture il
tectum
può assumere caratteristiche e funzioni tipiche di altri edi-
fici: può essere adibito a stalla, oppure ad abitazione, acquisendo ele-
menti come la
caminata
e la
camera
, propri della
domus
138
. In questo mo-
do il termine
tectum
perde ogni specificità e viene a designare un edificio
avente un rilevante significato agricolo, mentre si rendono necessarie
precisazioni descrittive per chiarirne le caratteristiche e si generano ta-
lora i cortocircuiti verbali prima esemplificati.
Meno difficile da definire è invece il termine
domus
: si tratta qua-
si sempre di una vera e propria casa, ossia di un edificio con un rile-
vante o predominante significato abitativo. Le case costruite nella cam-
pagna torinese dopo la metà del
xv
secolo sono generalmente in mu-
ratura, talora imbiancate con la calce, e per la maggior parte coperte
di tegole, anche se non mancano quelle con copertura di paglia
139
. Vi
appaiono talvolta solai, cantine, stanze dotate di camino, tettoie
140
.
134
ASCT, Nuova 1488, f. 105
r
: «cassos tecti seu cassine bene copertos tegulis»; Dor. 1488,
f. 35
v
: «cassos tecti ubi manet masoerius seu collonus etiam coperto tegullis»; Marm. 1488, f. 77
r
:
«tectum […] constructum super pillonis»; Nuova 1488, f. 63
r
: «tecti murati ad pillonos».
135
ASCT, Nuova 1488, f. 124
v
: «cum sexdecim cassis tecti […] cuius edificii sunt cassi octo
coperti copis et alii sunt coperti palleis et edifficia sunt de muro».
136
ASCT, Nuova 1488, f. 20
v
: «cum uno tecto coperto paleis et murato usque ad trabiale»;
Pust. 1488, f. 41
r
: «cassos tres tecti muratos usque ad solarium et a solario supra ad pillonos pa-
leis copertos».
137
ASCT, Pust. 1488, f. 57
v
: «unum tectum duorum cassorum cum dimidio murato undique
a terra usque ad tegullos excepto ab uno latere in quo est solum muratum usque ab trabiale»; Pu-
st. 1510, f. 57
v
: «cassos […] tecti copertos tegullis muratos retro a terra usque ad tegullos ac ante
disclausos ad modum tabialis».
138
ASCT, Dor. 1488, f. 77
r
: «tectum […] cum caminata et camera desuper copertum te-
gullis».
139
ASCT, Marm. 1488, f. 115
v
: «cum una domo murata coperta tegulis»; Nuova 1488, f. 92
r
:
«domum unam copertam paleis»; f. 136
v
: «cum una domo alba»; Pust. 1510, f. 274
r
: «duos cas-
sos domus muratos terra et ambochatos calce, copertos palea excepto desuper ubi fit ignis, super
quo latere est copertum tegullis».
140
ASCT, Nuova 1488, f. 66
v
: «domum […] cum una caminata bassa ac una camera bassa»;
Marm. 1488, f. 114
v
: «cum una domo solariata et una camera desuper cellario et modica stalla»;
Pust. 1510, f. 323
r
: «duos cassos domus […] item caminatam unam unius cassi cum eius fornello
a solario infra»; Dor. 1510), f. 5
r
: «domum […] cum uno pendicio ante».