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grafi torinesi, oriundi da Langres, appena arrivati nella capitale subal-

pina, si preoccuparono di cercarsi uno

sponsor

che anticipasse loro i fon-

di per l’acquisto del materiale occorrente alla stampa, della carta in par-

ticolare

74

, o garantisse un rapido smercio dei volumi prodotti. Il mece-

nate da loro incontrato, Pantaleone da Confienza, medico alla corte dei

Savoia e professore all’ateneo pavese

75

, diede loro il suo appoggio, im-

pegnandosi preventivamente per l’acquisto dell’intera tiratura dell’ope-

ra. Tale sembra essere il senso più ovvio della sottoscrizione del

Brevia-

rum Romanum

del 1474: «Preclarissimi et medici et phylosophi domini

magistri Panthaleonis volumina Iohannes Fabri, et Iohanninus de Petro

galici, egregij quidem artifices, Taurini feliciter impressere»

76

. L’anno

successivo, la scomparsa del socio

77

e l’infierire della peste costrinsero il

Fabri ad abbandonare Torino e a ritirarsi temporaneamente nella vici-

na Caselle dove, grazie ancora all’aiuto dell’antico protettore, furono

portate a termine, con nuovi caratteri gotici diversi da quelli preceden-

temente usati, le

Vitae Sanctorum Patrum

di san Gerolamo, una delle pri-

me edizioni, se non la prima, della celebre opera del grande dottore del-

la Chiesa

78

. A Caselle il Fabri rimase fino al maggio 1477, quando furo-

no ultimati i

Disticha Catonis

. La precisazione permette di localizzare

con sicurezza nella cittadina piemontese anche la

Practica moderna iudi-

cialis

di Giovanni Pietro de Ferraris, un monumentale volume, privo di

indicazione topica, ma finito di stampare nel 1476 in collaborazione con

certo Bartolomeo Stribaldi, «cuius confusum penna revidit opus» e per

l’accuratezza, «sedulitate», di un altro oscuro personaggio, il bretone

Guglielmo Barbino, forse compositore e forse anche disegnatore del nuo-

vo carattere tondo di imitazione jensoniana, che d’ora in poi entrerà in

tutte le pubblicazioni del tipografo torinese

79

. Alla stessa località e più

o meno al medesimo torno di tempo andrebbe assegnato pure il

Com-

La vita e le istituzioni culturali

617

74

Sui costi di produzione e sui finanziamenti necessari:

l. febvre

e

h.-j. martin

,

L’apparition

du livre

, Paris 1958, pp. 162-92;

r. hirsch

,

Printing, Selling and Reading 1450-1550

, Wiesbaden

1974

2

, pp. 27-40.

75

Su Pantaleone da Confienza:

f. di trocchio

,

sub voce

«

Confienza, Pantaleone», in DBI,

XXVII, pp. 786-87.

76

Gesamtkatalog

cit., 5124.

77

Si ignorano i motivi dell’improvvisa scomparsa di Giovannino de Petro: il suo nome non è

più registrato in nessun altro colofon di libro a stampa.

78

rhodes

,

Giovanni Fabri tipografo del

xv

secolo

cit., p. 106. I testi di san Gerolamo riporta-

ti nell’opera corrispondono ai seguenti brani della

Patrologia Latina

del Migne:

pascasius

,

Episto-

la

=

migne

, LXXIII, col. 1025;

rufinus

,

Vitae Sanctorum Patrum

=

migne

, XXI, coll. 387-462;

Exortationes

o

Verba Seniorum

=

migne

, LXXIII, coll. 855-1022.

79

Le opinioni sulla localizzazione sono discordi:

manzoni

,

Annali tipografici

cit., è per Tori-

no;

rhodes

,

Giovanni Fabri tipografo

cit., per Caselle.