

po l’inizio del secolo
xvi
: il
Corpus iuris canonici et civilis
, la
Summa Ro-
landina
, i
Commentaria super libris Decretalium
di Niccolò Tedeschi e di
Felino Sandeo
121
, le
Repetitiones
di Gerolamo Cagnoli, il
Tractatus de
duello
di Diego De Castillo e le
Lecturae super quattuor libris Institutio-
num
di Angelo Gambiglioni. I Silva vi aggiunsero il
De praescriptionibus
di Francesco Balbo, e, dalla bottega di Asti, la
Silva nuptialis
del Neviz-
zano con le opere di Giacomo Ardizzone, Jean Blanc e Alberto Bruno,
tutti trattati che l’officina torinese del Giolito non avrebbe preso in con-
siderazione nel suo piano di ristampe dei maggiori giuristi, se non ad
esaurimento degli esemplari delle rispettive edizioni
122
.
Pubblicazioni che via via divennero sempre più numerose e che dal-
la fine del secolo
xv
incominciarono ad essere ricercate da tutti i ti-
pografi, specie nei periodi di crisi e di minor lavoro, furono i decreti,
gli statuti e le costituzioni della corte e delle magistrature dello Stato
e della Chiesa; i Silva ne ebbero quasi un privilegio, perché delle un-
dici edizioni conosciute, anteriori al 1536, sette provengono dai loro
torchi. Ma per quanti favori potesse godere la loro tipografia, il suc-
cesso non poteva continuare a coronare l’impresa senza un’adeguata
dotazione di nuovi fondi. Ne è prova il fatto che, pur essendo rimaste
chiuse, tra il 1532 e il 1533, le botteghe concorrenti del Porro e del
Ranoto, le edizioni note dei Silva sono andate ugualmente scemando
sempre di più e sarebbero probabilmente anche scomparse se la nuo-
va officina che Giovanni Giolito aveva aperto il 24 ottobre 1534 fos-
se durata più a lungo.
Stretta per sei anni società con Eustachio Hebert, Martino Cravot-
to e Francesco Robi con l’impegno di stampare, al prezzo variabile da 1
fiorino e 6 grossi a 3 fiorini e 4 grossi di Savoia la risma, «libri de litte-
ra grossa, cioe Donati […] el Doctrinal cum comento, Esopo [senza] co-
mento, Ovidio senza comento et Pylade et Regule Spontini […], Virgi-
li, Epistole Tuli, et altri cum comento […], Offici a rosso et negro […],
libri de lettura de palper grando […], pradiche de ogni sorte in palper
bastardo, […] bulle, perdoni, conclusioni et altre cose de questi che ven-
dano libri, cioe tacuini, iudicii che siene de fogle 2 et tre […] e inoltre
opere de novo»
123
, l’impresa si mise presto al lavoro, ma non molto do-
La vita e le istituzioni culturali
627
121
f. m. sandeo
,
Commentaria subtilissima […] in quinque libros Decretalium
, 4 voll., per An-
tonium Ranotum, Taurini, 23. V. 1521-22, 2 (
g. sapori
,
Antichi testi giuridici [sec.
xv
-
xviii
] dell’Isti-
tuto di storia del diritto italiano dell’Università di Milano
, 2 voll., Milano 1977, p. 457).
122
Un’edizione trinese del
De praescriptionibus
del Balbo appare nel 1523 (
Index Aureliensis
,
111756), quando quella curata dal Silva doveva essere prossima all’esaurimento.
123
g. dondi
,
«Libri di Turino et Trino»
, in
Miscellanea di studi in onore di Luigi Firpo
, I, Tori-
no, in corso di stampa.