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Parte seconda La preminenza sulle comunità del Piemonte (1418-1536)

po, un po’ per litigi interni, un po’ per lo stato di guerra, dovette tron-

care ogni produzione. Risultarono stampate almeno una trentina di edi-

zioni, i cui titoli con le rispettive giacenze sono elencati in un inventa-

rio dell’8 settembre 1538

124

: grammatiche, testi scolastici di lettura, qual-

che opera liturgica e, particolarmente importante, l’

Orlando furioso

, al

quale sarebbero dovute seguire «alcune altre cose di questa maniera non

indegne d’essere lette»

125

.

L’improvvisa chiusura della bottega giolitina ridiede voce alla vec-

chia officina dei Silva, che, rimasta sola, riuscì a sopravvivere ancora

per un decennio, finché vi giunsero nel 1547 a tenerle compagnia il

Cravotto, reduce da Venezia, e, qualche anno dopo, Giovanni Maria

Coloni.

(

g. d.

)

4.

La cultura giuridico-politica fra Quattro e Cinquecento

126

.

Se la storia delle istituzioni giuridiche e politiche «urbane» della

Torino quattrocentesca

127

appare riconducibile all’angusto spazio di una

legislazione statutaria in lento sviluppo fin dalla metà del secolo

xiii

e

ad una modesta attività pratico-professionale e scolastica (le vecchie

scuole di grammatica e, forse, di notariato, attive alla metà del Tre-

124

AS, Alessandria, Notai del Monferrato, mazzo 1359 (Notaio Cesia), Inventario della bot-

tega di Torino.

125

Dall’

Avviso ai lettori

di Giovanni Giolito premesso all’edizione torinese dell’

Orlando furio-

so

del 1536.

126

Ampi riferimenti bibliografici alla storia della cultura a Torino nei secoli

xv

e

xvi

sono con-

tenuti in opere di carattere generale, a cominciare dai vecchi e meritori studi di

vallauri

,

Storia

delle Università degli Studi del Piemonte

cit., e di

dionisotti

,

Storia della magistratura piemontese

cit.

Una bibliografia aggiornata ai primi anni Settanta si può trovare nei saggi raccolti nel volume col-

lettaneo di

patetta

,

chiaudano, lange, amietta dellacorna

e

fisicaro vercelli

,

L’Università

di Torino

cit. Si può inoltre fare ancora ricorso alla

Bibliografia essenziale

che correda il bel profilo

storico di

f. cognasso

,

Vita e cultura in Piemonte

, in

Storia del Piemonte

, II, Torino 1960, pp. 714-

717. Notizie sul panorama intellettuale torinese nei secoli

xv

e

xvi

si trovano, con dovizia di rife-

rimenti bibliografici, anche in

Culture et pouvoir au temps de l’Humanisme et de la Renaissance

(Ac-

tes du Congrès Marguerite de Savoie, Annecy-Chambéry-Turin 29 avril - 4 mai 1974), Genève-

Paris 1978. Notevoli aggiornamenti si hanno infine nei volumi di

a. m. nada patrone

e

g. airaldi

,

Comuni e signorie nell’Italia settentrionale: il Piemonte e la Liguria

, in

g. galasso

(a cura di),

Storia

d’Italia

, V, Torino 1986, pp. 357-62, e di

p. merlin

,

c. rosso

,

g. symcox

e

g. ricuperati

,

Il Pie-

monte sabaudo. Stato e territori in età moderna

,

ibid.

, VIII,

i

, Torino 1994, pp. 845-47. Ulteriori con-

tributi possono essere reperiti nella bibliografia allegata agli studi qui ricordati nelle note di cor-

redo al testo.

127

Cfr.

a. barbero,

La vita e le strutture politiche nel quadro della bipolarità signore-comune

, in

questo stesso volume, pp. 544 sgg.;

id.,

Un’oligarchia urbana. Politica ed economia a Torino fra Tre

e Quattrocento

, Roma 1995, pp. 20 sgg.