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Parte prima Declino economico ed equilibrio istituzionale (1280-1418)
mente applicata ai congiurati del 1334 i quali avevano appunto tenta-
to di impadronirsi della Porta Palazzo per servirsene contro il potere
costituito
99
.
La nuova cos t ruz i one e l a sua v i t a ne l
x i v
s eco l o .
Non è nostro interesse seguire nei particolari l’organizzazione del
cantiere, l’approvvigionamento dei materiali, né il minuto procedere
dei lavori; ci accontenteremo di veder sorgere materialmente, attraver-
so la registrazione cronologica delle spese, il nuovo edificio voluto dal
principe.
Mentre prosegue lo spoglio degli antichi monumenti e si provvede
allo scavo delle fondazioni, già ai primi di marzo del 1318, a tre mesi
dalla stesura del «capitolato», Filippo d’Acaia si reca personalmente a
controllare operai e «muratori» «qui laborabant ad murum castri». Il
27 marzo la costruzione è realizzata al livello delle cantine poiché si ap-
prontano le grate di sei finestre destinate a illuminare la
caneva
«dicti
castri novi subtus salam», le quali saranno già in opera il 12 aprile
100
.
Contemporaneamente si lavora ad approntare le fondamenta delle
due nuove torri quadrate, cui si dedica particolare cura nella scelta e
nella messa in opera dei materiali: se ne occupa infatti personalmente
il direttore dei lavori, mastro Germano, il quale mercoledì 26 aprile
«cominciò a murare le fondamenta della torre nuova» utilizzando i gran-
di massi squadrati recuperati nel corso della precedente opera di spo-
glio. Guglielmello da Casale, specializzato nel taglio dei mattoni, prov-
vede intanto a preparare quelli necessari «ad opus cadrum turrium no-
varum»
101
. La base della prima risulta realizzata al 10 giugno allorché,
seguendo una tecnica tradizionale, si provvede a riempirla di terra, e
nei mesi seguenti si monteranno i perni della porta. L’intero corpo del-
l’edificio principale è ormai giunto al primo piano e ci si concentra ora
sui materiali necessari per i balconi: da giugno a settembre si tagliano
i mattoni necessari mentre la muratura è armata con ferri
102
.
99
Rispettivamente:
bizzarri
(a cura di),
Gli statuti del comune di Torino del 1360
cit., p. 99;
a. a. settia
,
I luoghi e le tecniche dello scontro
, in
Magnati e popolani nell’Italia comunale
(relazio-
ne al XV convegno internazionale del Centro Italiano di studi di storia e d’arte, Pistoia, 15-18
maggio 1995), in corso di stampa, testo corrispondente alle note 41-48.
100
datta
,
Storia dei principi
cit., II, pp. 134, 136.
101
monetti
e
ressa
,
La costruzione del castello di Torino
cit., pp. 152, 163.
102
Ibid.
, rispettivamente pp. 85-86 (riempimento torre), 89 e 94 (preparazione e montaggio
perni), 94 (lavorazione ferro), 156-57, 159-60, 164-66 (taglio mattoni e muratura balconi). Il riem-
pimento delle torri è attestato, per esempio, da
j. f. finò
,
Forteresses de la France médiévale
, Paris
1970, p. 162.