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Parte prima Declino economico ed equilibrio istituzionale (1280-1418)
tarsi di elementi difensivi avvicinandosi al modello delle aziende forti-
ficate, senza tuttavia poterne coltivare le ambizioni: «airali» e «palaz-
zi» difesi, sopravvissuti ai momenti di emergenza, costituiscono i pun-
ti fermi di una definitiva affermazione dell’
habitat
sparso il quale fini-
sce per imporsi anche nell’area collinare sostituendo gli antichi villaggi
abbandonati. Si stabiliscono così le premesse per la diffusione delle «ca-
scine» e delle «villeggiature» dell’età moderna.
Vi l l agg i e ca s t e l l i «supe r r i pam Sangon i s».
Da
Doasium
a Stupinigi.
In una «Campagna» periurbana del tutto priva di abitati minori
119
,
per incontrare villaggi occorre spingersi sino all’estremo limite occiden-
tale del territorio torinese lungo il corso del fiume Sangone. Poco pri-
ma della sua confluenza nel Po, a valle dell’odierno abitato di Monca-
lieri, si incontrava
Doasium
, noto come
locus et fundus
almeno dall’
xi
se-
colo: qui, in un’area di pianura disseminata di piccoli rilievi, sorgevano
le chiese di Santa Maria e di San Pietro che il vescovo di Torino, prima
del 1118, aveva donato all’abate di San Solutore insieme con una certa
dotazione di prati e di terre arative
120
. Oltre ai monaci possedettero in
seguito beni a
Doasium
anche l’ospedale del ponte di Testona e i Tem-
plari di Moncalieri
121
, il nuovo borgo che, come noto, dopo il 1234 ave-
va preso il posto dell’antica Testona
122
raggiungendo ben presto un’im-
portanza rilevante.
E fu verisimilmente per la forte attrazione esercitata da Moncalieri
che
Doasium
finì per ridursi agli insediamenti monastici di San Soluto-
re. Sin dal 1221 una parte di esso risultava nondimeno compresa nel ter-
ritorio della città di Torino, la quale nel 1285 rivendicò gli interi «fines
119
Cfr. oltre, p. 85, testo corrispondente alle note 247-48.
120
Cfr. rispettivamente:
f. gabotto
(a cura di),
Carte superstiti del monastero di San Pietro di
Torino (989-1300)
, in
Cartari minori
, III, Pinerolo 1914 (BSSS, 69/3), pp. 150-52, docc. 9, 10 (3
settembre 1075); p. 189, doc. 69 (22 maggio 1250): «Super podium Praelli»;
f. gabotto
e
g. b.
barberis
(a cura di),
Le carte dell’Archivio Arcivescovile di Torino fino al 1310
, Pinerolo 1906 (BS-
SS, 36), p. 14, doc. 9 (
ante
1118).
121
Rispettivamente:
f. cognasso
(a cura di),
Cartario dell’abazia di San Solutore di Torino (1006-
1303). Appendice di carte varie relative a chiese e monasteri di Torino
, Pinerolo 1908 (BSSS, 44), doc.
71 (13 dicembre 1210): «Illi de ospitali de ponte Testone»; BSSS, 69/3, p. 189, doc. 69 (22 mag-
gio 1250): «li Templerii».
122
c. la rocca
,
Da Testona a Moncalieri. Vicende del popolamento sulla collina torinese nel me-
dioevo
, Torino 1986 (BSSS, 192), pp. 186-90;
settia
,
Fisionomia urbanistica
cit., p. 822 (testo cor-
rispondente alla nota 104).