

Per le dame predominava la foggia a corno, con velo, affidata per il di-
segno a mani esperte; si riconosceranno nelle miniature borgognone, in
quelle francesi e in quelle savoiarde, e sono modelli citati nei documen-
ti riferiti alle creazioni di Jean Bapteur, il miniatore attivo per Amedeo
VIII dal 1427, impegnato per commissioni di costumi, compresi i co-
pricapi con le piume, riservati alle feste di corte, che misurano uno dei
punti più alti delle arti alla corte sabauda
190
.
Ancora dalle miniature è possibile riconoscere le tipologie relative ai
gioielli; sono ricordati negli inventari che precisano nel 1409 acquisti da
Parigi per catene d’oro, a maglie, diamanti incastonati in anelli d’oro,
ma anche anelli con pietre, collari dorati per le dame, medaglioni in oro
con l’immagine smaltata di san Maurizio, fermagli con perle, con rubi-
ni; interessante ancora che per la foggia dei gioielli fossero ricordati mo-
delli «a la faczon» di Boemia.
La cu l tur a a r t i s t i ca de l duca to : s camb i i nt r ecc i a t i t r a
Savo i a , Borgogna e Fr anc i a .
I legami di Amedeo VIII con gli artisti, considerati all’interno del
ducato punto di riferimento essenziale e prestigioso, si misurano nel pri-
mo tempo con scambi di grande rilievo che coinvolgono maestri attivi
in parallelo alla corte del duca di Berry, ed è il caso di Maestro Boso,
documentato nel 1406 al castello di Pont-d’Ain, per affreschi con falchi
e motivi della divisa ducale. Così con Jean de Prindall, lo scultore che a
Digione sovrintende il gruppo degli «ymaginatores» fiamminghi, attivi
come plasticatori accanto a Stefano da Milano.
La committenza ducale richiedeva spostamenti continui, e lo docu-
menta il caso di Gregorio Bono, incaricato da Amedeo VIII di rilevare
i portali della cattedrale di Lione, fatti costruire un secolo prima da Pie-
tro di Savoia. È stato notato in questo senso come si ricorresse all’uti-
lizzo di modelli prestigiosi, apprezzati e interpretati in un’ottica ag-
giornata anche a distanza di anni; ed è stato citato il portale del duomo
di Chieri, dove il coronamento a ghimberga rimanda alla cattedrale di
Saint-Jean a Lione e alla grande struttura
flamboyant
, del 1392
191
.
La vita e le istituzioni culturali
665
190
Cfr.
s. edmunds
,
New Light on Bapteur and Lamy
, in «Atti della Accademia delle Scienze
di Torino»,
cii
(1967-68), pp. 501-54;
a. griseri
,
Una proposta per Bapteur e anche per Jaquerio
, in
e. castelnuovo
e
g. romano
(a cura di),
Giacomo Jaquerio e il gotico internazionale
(catalogo del-
la mostra), Torino 1979, pp. 24-29;
ead
.
,
Epos rusticano e cortese
, in «FMR», agosto 1996, n. 117,
pp. 67-88, per i documenti relativi a Bapteur e ai costumi per le feste, pp. 86-87.
191
Su questo capitolo relativo agli scambi di cultura all’interno del ducato, cfr.
e. castel-
nuovo
,
Giacomo Jaquerio e l’arte nel ducato di Amedeo VIII
, in
castelnuovo
e
romano
(a cura di),
Giacomo Jaquerio e il gotico internazionale
cit., pp. 30-57.