

rigorismo religioso, dove la Bibbia apriva itinerari alla «devotio mo-
derna», orientata verso l’esigenza di un cristianesimo rinnovato, quel-
lo ad esempio predicato da Geert Grote (1340-80)
221
. La meditazione
incentrata sulla Sacre Scritture, sulla vita del Cristo e le sue sofferen-
ze, era in aperto contrasto con le condiscendenze della Chiesa legate al
clima delle corti, e insisteva su immagini parlanti, improntate ad un
altro grado, puntato sull’autentico. Altra linea parallela, di fronte ai
Profeti
, porta infatti direttamente, su questa strada, alle scelte di Ame-
deo VIII per l’Apocalisse.
Su altro versante, si inserisce a Ranverso il brano nuovissimo con i
Contadini che portano animali al santo
, inserto straordinario per un’idea
iconografica prelevata dalla realtà quotidiana, allora sotto gli occhi di
tutti nei percorsi rurali della precettoria. La scena era probabilmente in
origine orientata verso una immagine del santo, in un insieme devozio-
nale e figurativo di cui si è perso il filo conduttore
222
.
La traccia di cultura, che nei
Contadini con le offerte
riscopriva aree
fuori dalla celebrazione tradizionale, era emersa alla corte di Borgogna
evidenziata nell’arazzeria del ducato sabaudo, negli stessi esemplari ap-
partenuti ad Amedeo VIII, e tramandava prototipi iconologici di preci-
so significato, che Aby Warburg ha analizzato come un nodo persisten-
te, un passaggio che continuava nel tipo del «buffone di corte della ci-
viltà cortigiana del medioevo», legandosi con la formula classica del
satiro
223
.
Da questo
acmé
realistico si procede direttamente alla sagrestia, ver-
so il grande affresco parietale della
Salita al Calvario
, uno dei manifesti
pilota della pittura piemontese. Con il tema della
Crocifissione
, la
Salita
resterà una prova preziosa per Spanzotti, per Gaudenzio, per Tanzio.
La folla è ripresa in un intreccio dinamico, e si riconoscono i poli che
oppongono il Bene a contrasto del Male. In questa lotta radicale, sigla-
ta dai profili bestiali e dai ferri irti, si fissava una stratificazione di me-
morie e di invenzioni, nel profilo del teatro popolare, come è stato di-
mostrato risalendo a testi scenici popolari scalati dal
xii
al
xv
secolo
224
.
La vita e le istituzioni culturali
681
221
Cfr. i capitoli con bibliografia recente in
j. bialostocki
,
L’arte del Quattrocento nell’Euro-
pa Settentrionale
, Milano 1995.
222
La discussione di questa scena realistica, così importante nel percorso jaqueriano, è stata
orientata con sicurezza critica da
castelnuovo
,
Pour une histoire dynamique
cit., pp. 34-42.
223
Cfr.
a. warburg
,
Contadini al lavoro su arazzi di Borgogna
, in
id.
,
La Rinascita del Paganesi-
mo antico
, Firenze 1966, pp. 201-10, su cui ha portato l’attenzione
castelnuovo
,
Pour une his-
toire dynamique
cit., p. 48.
224
Cfr.
griseri
,
Jaquerio e il realismo gotico
cit., e in particolare
m. piccat
,
L’uomo con i chio-
di nella Salita al Calvario
, in
griseri
(a cura di),
Theatrum Mauritianum
cit., p. 63.