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Nell’aprile del 1414 il ponte sul Po non è transitabile e uomini e mer-

ci devono essere traghettati

62

. Il mese successivo Martino Tintore, ri-

parato in qualche modo il ponte, si dimette dall’incarico di «gubernator

poncium»

63

. In questo periodo comincia a farsi strada l’ipotesi di inter-

venire in maniera più radicale, ricostruendo il manufatto su pilastri in

muratura, come secondo le fonti doveva essere un tempo, senza peral-

tro chiarire inequivocabilmente se si intenda costruire un manufatto

ex

novo

o soltanto intervenire sull’esistente, sostituendo le colonne lignee

con piloni

64

. Gli amministratori comunali inaugurano allora un’offensi-

va diplomatica presso il duca e il pontefice per ottenere che gli eccle-

siastici contribuiscano alla ricostruzione del ponte e che altre risorse fi-

nanziarie affluiscano all’impresa

65

. Il comune ricorre a prestiti, mentre

gli stessi cittadini sembrano percepire l’importanza dell’opera e si veri-

ficano lasciti «in auxilium operum […] pontis Padi»

66

. Nel 1416 i lavo-

ri vengono affidati a un maestro avignonese, «Alexius Adam Peyrerius»,

incaricato di costruire tre piloni, e l’anno successivo sono in corso, ma

già si ventila l’ipotesi di licenziare l’architetto

67

.

Dopo tanta ambiguità, le fonti di questi anni consentono finalmen-

te di fare un po’ di chiarezza: esse infatti dichiarano esplicitamente l’esi-

stenza di due manufatti, il vecchio ponte in legno, che necessita di con-

tinua manutenzione, e quello in costruzione

68

. Nel 1421 i lavori sono di-

retti da Stefanino da Vigevano e altre maestranze lomelline sono

implicate nell’opera

69

. Fra continue difficoltà finanziarie i lavori si tra-

scinano a lungo ed è impossibile stabilire con certezza se e quando i la-

vori siano stati terminati. Nel 1432, però, un legato a favore del ponte

sul Po viene distratto a favore di quello sulla Dora

70

. Nel 1437 il ponte

La classe dirigente e i problemi di una città in crescita

751

62

ASCT,

Ordinati

, 54, f. 166

r

(2 aprile 1414)

63

ASCT,

Ordinati

, 55, f. 37

r

(27 giugno 1414); le dimissioni sono accettate il successivo 3 lu-

glio: ff. 41

v

-42

r

.

64

ASCT,

Ordinati

, ff. 11

r

-

v

(13 maggio 1414), 28

v

(10 giugno 1414), 126

v

-127

v

(29 gennaio

1415); 56, f. 25

r

(13 febbraio 1416).

65

ASCT, Carte Sciolte, nn. 2, 1847, 2250;

Ordinati

, 55, f. 225

r

(2 novembre 1415); 56, f. 86

r

(11 giugno 1416); 58, ff. 54

v

-56

r

(24 maggio 1418); 59, f. 35

r

(22 aprile 1419).

66

ASCT, Carte Sciolte, n. 2247;

Ordinati

, 55, ff. 222

r

(26 ottobre 1415), 230

r

(26 novembre

1415); 56, ff. 92

r

-

v

(11 giugno 1416), 157

r

-

v

(22 gennaio 1417).

67

ASCT, Carte Sciolte, n. 2246;

Ordinati

, 56, f. 174

r

(2 marzo 1417); 57, f. 45

v

(12 maggio

1417).

68

ASCT, Carte Sciolte, 56, ff. 25

r

(13 febbraio 1416), 35

r

(7 aprile 1416); 60, f. 89

v

(28 mar-

zo 1421); la testimonianza più esplicita è quella contenuta in 61, f. 65

v

(13 giugno 1422), dove si

parla contestualmente della «construcionem pontis Padi novelli» e di far riparare «pontem vete-

rem»; cfr. anche ASCT, Carte Sciolte, f. 80

r

(18 luglio 1422).

69

ASCT, Carte Sciolte, 60, f. 130

r

(22 luglio 1422); 61, ff. 57

v

(22 maggio 1422), 81

v

-82

r

(18

luglio 1422), 89

v

(2 agosto 1422).

70

ASCT, Carte Sciolte, 66, ff. 91

r

-93

r

(4 febbraio 1432).