Table of Contents Table of Contents
Previous Page  757 / 852 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 757 / 852 Next Page
Page Background

752

Parte seconda La preminenza sulle comunità del Piemonte (1418-1536)

è nuovamente intransitabile e si tiene un consulto per decidere se ripa-

rare i pilastri danneggiati o sostituirli con colonne lignee

71

. L’anno suc-

cessivo la manutenzione del ponte, definito già vecchio, viene affidata

a Guglielmo Carra di Breme e dalla declaratoria del documento si evin-

ce che la struttura non è interamente in muratura

72

. Ulteriori importan-

ti lavori di manutenzione e di ricostruzione, che riguardano in primo

luogo i piloni, si hanno soprattutto negli anni Sessanta, ma la sequela di

interventi minori è pressoché ininterrotta

73

.

Vicende simili, anche se su scala comprensibilmente ridotta, caratte-

rizzano la vita del ponte sulla Dora, anch’esso spesso spazzato via da una

piena, o intransitabile, e sostituito da un servizio di traghettamento, co-

me quello che garantisce l’attraversamento della Stura

74

. Gli stessi Tori-

nesi che vivono nelle campagne a settentrione e a oriente della città si la-

mentano delle ricorrenti difficoltà ad attraversare questi corsi d’acqua

75

.

Appare pertanto inutile proseguire un’analisi tanto dettagliata delle

vicende di questi manufatti, ripetitive nella necessità di continui inter-

venti di riparazione. Essi peraltro mettono in luce quali sono i veri pro-

blemi per conservare in efficienza queste infrastrutture fondamentali

per la vita economica torinese: da un lato l’inadeguatezza delle tecniche

costruttive, che conducono all’edificazione di ponti caratterizzati da un

eccessivo numero di appoggi in alveo destinati a ostruire il libero de-

flusso delle acque e a favorire l’accumularsi di detriti; dall’altro l’insuf-

ficienza dell’amministrazione comunale, che, non disponendo di uno

strumento di programmazione e controllo come il bilancio, vive in una

situazione di perenne finanza straordinaria, costretta com’è a inseguire

le necessità di spesa con l’accensione di prestiti e l’imposizione di tri-

buti occasionali e incapace di programmare gli interventi

76

. Un tentati-

71

ASCT, Carte Sciolte, 68, ff. 195

r

-

v

(31 maggio 1437), 204

v

-205

r

(9 agosto 1437).

72

ASCT, Carte Sciolte, n. 2252: il ponte necessita di riparazioni «propter magnas inunden-

cias aquarum [...] et dicti pontis vetustatem»; il Carra deve tenere «pillasque et columpna [...] di-

sboscatos et expedictas ab omnibus arboribus et boscho»;

Ordinati

, 69, f. 30

r

(3 maggio 1438).

73

I lavori effettuati negli anni Sessanta sono particolarmente ben documentati: ASCT, Coll.

V, n. 1141 (

Liber racionum comunitatis Taurini

), ff. 3

v

-331

v passim

.

74

Cfr. ad esempio ASCT,

Ordinati

, 56, f. 82

v

(29 maggio 1416); 60, f. 121

r

(25 giugno 1421);

62, ff. 46

v

-47

r

(23 giugno 1423); 65, ff. 104

r

-105

r

(27 luglio 1430); 76, f. 184

r

(25 aprile 1457);

79, ff. 169

r

(10 maggio 1470), 176

r

(12 luglio 1470).

75

ASCT,

Ordinati

, n. 2756: «incole dicte civitatis habitant [...] in finibus dicte civitatis ultra

flumina Durie et Sturie [...] in quibus finibus, distantibus a civitate Taurini per tria bona millia-

ria, dum contingunt inundationes et incrementa aquarum [...] nec non temporibus hyemalis et plu-

viosis sunt aliquando fame perituri».

76

Sulla finanza del comune di Torino cfr.

g. bracco

,

Le finanze del Comune di Torino nel se-

colo

xiv

, in

Torino e i suoi Statuti nella seconda metà del Trecento

, Torino 1981, pp. 49-55, nonché

il contributo dello stesso

g. bracco

in questo stesso capitolo,

Problemi vecchi e nuovi della finanza

comunale

, pp. 725-43.