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vo di correggere questa situazione è l’affidamento della manutenzione

di opere particolarmente importanti e delicate, come i ponti o la diga

del canale dei mulini, ad appaltatori, che si incaricano di effettuare le

riparazioni ordinarie e di garantire l’attraversamento dei fiumi su im-

barcazioni in caso di necessità, ottenendo in cambio il diritto di sfrut-

tamento di beni comunali o di riscossione di pedaggi e gabelle

77

. Ma ta-

le sistema non può mettere l’amministrazione al sicuro dalla necessità

di effettuare interventi straordinari esorbitanti dai compiti degli ap-

paltatori. I quali, dal canto loro, tendono per ovvie ragioni economiche

a limitare i propri esborsi con evidente pregiudizio delle opere a loro

affidate.

Il caso estremo e più emblematico si verifica allorché, all’inizio del

1507, il comune affida ad Antonio Becchi tutti i propri redditi per un

periodo di otto anni, durante i quali il Becchi dovrà sostenere tutte le

spese ordinarie della città, nonché incaricarsi della manutenzione del-

le porte e dei ponti e soprattutto provvedere alla ricostruzione di un

pilastro e di diverse arcate del ponte sul Po

78

. Non è ancora terminato

il periodo stabilito che già la città apre un contenzioso, ancora irrisol-

to nel 1519, contro l’appaltatore, accusato di non aver utilizzato ma-

teriali idonei, di aver impiegato tecniche costruttive inadeguate e di

aver speculato

79

.

(

s. a. b.

)

3.

La comunità e la salute.

Nel corso del

xv

secolo, e ancora nei primi decenni del

xvi

, in area

sabaudo-piemontese l’organizzazione della salute pubblica continuava

ad essere delegata di fatto agli organismi di governo locale, mancando

in proposito una regolamentazione a livello centrale. I Savoia infatti,

come altri signori del tempo, non elaborarono una politica sanitaria or-

ganica almeno sino al Cinquecento avanzato, tanto che persino duran-

te le frequentissime epidemie non si poté contare su alcuna forma di

coordinamento delle misure sanitarie, preventive o di emergenza, adot-

tate dalle singole comunità. Gli stessi statuti generali del duca Amedeo

La classe dirigente e i problemi di una città in crescita

753

77

A Guglielmo Carra, in carica fino al 1467, subentrano Sebastiano Megloni e Valente de Agu-

zeto (ASCT, Carte Sciolte, n. 5614), in carica dal 1468, poi Michele Malleti dal 1492 (Carte Sciol-

te, n. 1848).

78

ASCT, Carte Sciolte, n. 3888.

79

ASCT, Carte Sciolte, nn. 2262-65.