

prope
,
de subter
,
desuper Malavasium
205
, che potrebbe riferirsi tanto agli
antichi villaggi quanto a luoghi non più abitati.
Ma più spesso prevale il riferimento al solo edificio religioso: «pro-
pe S. Gilium»,
prope
,
retro
,
de subter
,
ultra
«ecclesiam S. Maria de Ma-
lavasio»
206
lasciando quindi pensare che la seconda condizione prospet-
tata sia la più probabile. L’ambiguità vige anche per altri elementi: se
non ricorre mai la menzione di un «fossatum ville», troviamo nel 1350
e nel 1415 sporadicamente nominato un «fossatum Saxiarum»
207
che po-
trebbe essere tanto il fossato difensivo quanto un semplice canale d’ir-
rigazione. Nello stesso tempo fra gli abitanti della città sono enumerati
un «Oddonus de Monasteyrolio», un «Ruffonus de Malavaxio», un
«Brunus Padixii» e almeno sei persone «de Saxiis»
208
: è facile pensare
che si tratti di antichi abitanti dei nostri villaggi ormai inurbati; accan-
to a essi altri probabilmente ne esistevano che gli estimi non menziona-
no solo perché non possedevano nulla
Va notato, infine, che i documenti normativi del
xiv
secolo, parlan-
do di uomini del territorio aventi obblighi verso la città, si limitano a ri-
cordare gli abitanti di Drosso e di Borgaretto (e talora anche di Viboc-
cone), ma non accennano affatto all’esistenza di altre persone stabil-
mente residenti fuori delle mura urbane
209
. Aveva dunque ragione Luigi
Cibrario: in tempi in cui «non v’era sicurtà fuorché nei luoghi chiusi,
sarebbe stato follia l’avventurare la persona e la roba in residenze tan-
to selvagge e lontane da ogni speranza di soccorso», e si dovrà quindi
concludere che dei già floridi villaggi collinari nulla era rimasto; non so-
lo, ma nelle fonti a noi note non si trova traccia neppure di quei «rusti-
ci casali de’ vignaiuoli» la cui esistenza era ammessa dal Cibrario
210
.
Si può pensare che in alcuni dei siti meno accessibili e ospitali la di-
serzione fosse in atto già nel corso del
xiii
secolo. A
Monasterolium
, nei
La città e il suo territorio
75
205
carmine
,
Accertamenti demografici
cit., I (a. 1363), pp. 489-90 (registro dei figli di Gio-
vanni Borgese), 511-12 (registro di Oberto Borgese).
206
Rispettivamente: ASCT, Pust. 1349, c. 4
v
; Dor. 1349, cc. 55
v
, 102
r
;
carmine
,
Accer-
tamenti demografici
cit., I (1363), pp. 489-90; II (1415), p. 703.
207
ASCT, Marm. 1349, c. 77
r
: terre «ad Saxias, cui coheret fossatum comunis et flumen
Padi». Ha minore rilevanza il fatto che negli estimi non ricorra mai la coerenza con edifici (abi-
tativi o non), poiché anche all’interno della città, dove si deve intendere che le case fossero nor-
malmente collegate fra loro, le coerenze vengono sempre indicate con i soli nomi dei proprie-
tari.
208
pascale
,
Fisionomia territoriale
cit., pp. 248, 250, 254; ASCT, Pust. 1349, c. 17
r
: «Oddo-
nus de Saxis» è coerente di terre «ad Saxias».
209
Cfr.
sclopis
,
Statuta et privilegia
cit., doc. 30 (8 ottobre 1360), coll. 545-46, 552, e sopra,
nota 156.
210
cibrario
,
Storia di Torino
cit., II, p. 45.