Table of Contents Table of Contents
Previous Page  103 / 300 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 103 / 300 Next Page
Page Background

Torino eroica

391

staccavano altre a destra e a sinistra, dando così la possibilità di

minare qualunque punto del terreno circostante alle fortificazioni.

Contro una piazza munita in tal guisa, i minatori degli assedianti

dovevano compiere un doppio ufficio, rendere nulle le mine avver–

sarie, e poi minare alla lor volta le fortificazioni per aprirvi una

breccia. Si dettero a scavar pozzi, e a una certa profondità raggiunsero

le gallerie di difesa, che tentarono di riempire di terra o inondare

di acqua. Si venne così a combattere una lotta sotterranea, allume

delle fiaccole, altrettanto strana quanto dura.

I minatori avversari si incontravano nei sotterranei e venivano

alle mani; le mine erano dalle contromine distrutte.

, Una di queste singolarissime fazioni

è

narrata così dall'autore

del Diario dell' assedio, sotto la data del 13 al

j

4 agosto.

«

I nemici si erano approssimati alla galleria che stava di fronte

all'angolo della mezzaluna ed erano per isfondarla.

Il nostro minatore alluma il petardo dove ode il rumor dei pic–

coni:

il

minatore francese ne è morto. Ma rimaneva aperta una larga

spaccatura, per la quale i nemici calarono

.con

una corda un loro

granatiere. Appena se ne vide comparire il busto, un colpo di pistola

lo uccide. Il dispetto e la rabbia aizzano i Francesi; mandano ingiurie

e bestemmie. I nostri ammantano sacchi di lana a guisa di parapetto.

Discende un'altra vittima e vi trova anch'essa la morte.

Quattro erano i granatieri francesi guidati dal minatore; due eran

già: morti; i due rimasti stanno perplessi; l'onore li sospinge,

il

timore

li trattiene. L'uno dice: - Avresti cuore di gettarti in quell 'antro

~

cui l'altro risponde: - E chi oserebbe dir ch'io temo: - qua vino,

e son pronto.' Beve, discende,

ucciso. Giungono altri granatieri; pare

che vertiginosa ebbrezza di coraggio disperato gli trascini; scende

un quarto e come gli altri finisce. Infine calano un uomo corazzato

da capo a piedi; questi, quasi scudo, fa che altri parecchi abbiano

sicuro il varco. Sono entrati; cominciano gli spari delle pistole, dei

fucili e delle granate nella spaventosa caverna. Avrebbe a lungo

durato l'abbattimento, ma il fumo, il ' fetore, le tenebre domarono il

furore. I nostri si ritirarono e con essi il minatore, ma non prima

di aver accesa la miccia ai due fornelli. Scoppiano e 'l'orribile fra–

stuono dà segno che un orrendo macello è colà dentro seguito

»,

L'assalto generale che il La Feuillade aveva stabilito di dare il

giorno dedicato a S. Luigi di Francia, giorno nel quale sperava di

cantare

il

Te Deum.

nella cappella del Ss. Sudario, era stato riman–

dato per la notte dal 26 al 27 agosto.