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396

Capitolo VI.

terno, fosse stata pr eordinata e condotta con tutte le regole dell'arte

militare, difficilmente sarebbe riu scit a a buon fine, per chè, allo stretto ,

passaggio della galleria, che sboccava nella Cittadella; anche un forte

numero d'invasori avrebbe ,trovato la morte.

Parimente e c_èessivi soriò.; gli effetti mat erlitii che il B'otta at,tri–

buisc e ';al1a"

~iri a>n grand,~ i:storic6 ,

afferma 'che parecchie centinaia

di soldati saltarono in

aria~ , e '

gli ' editori :dei'

Journal

del Solaro,

,

,

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. f:'

stampato per la prima volta a Torino nel 1838, alt erando il te st;o: e

confondendo le date , 'come il Manno ha dimostrato,

f~nno

dire

all 'a~tore che lo scoppi o della mina del Micca uccise tre compagnie di

grana tieri e danneggiò 4 .ca nnoni. La verità

è

che, se lo scoppio'della

mina -dovette

esse r niicidiale periI dr appello nemico pen etr ato be lla

galleria, non poteva produrre effetti più gravi

a

maggiore dist anza,

dei quali certamente le relazioni franc esi avrebbero fatto parola .

. L'ung( da noi l'idea di menomare l'eroismo delprode

minatore.jl

cui

sacr ifìcio,

anch.e spogiiato "·dalle~: ii.mplificazioJli

·retoriche, delle ' quali

non, ha. alcun bisogno , rimanesempre uno degli episodi più singola ri

dell'a,ssedio e' uno ,

deiipiù

PU,r.1

e

fulgidi esempi- di amor patrio, che

. ricordino le storie. E 'qui ha, r agion e il Botta .che pro clama quella

motte .'«

rara fra. le 'p iù

rar~;, ' virt~osà ·

[ra le p iù vi rtuose, meritoria

fr~ i~}~~:p,<é~;:?~ie,;:~i~,:ie

!3 degna:

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~~~ere

c on' ogni'onore'per tutti

i

secoli

ce ~ebrfl:tar: ».: Jier: c i ò,~~

deplorevole -che il Solaro, parlando

(ti

qu esto

a~ve,~i'm ~pìò::no,?-/abbia:;,a:p piéno~pp rezzato , l'altissi~o

valore morale

' ''~ ~ ~"" ,.,

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tanteuzioni eroicbe, di .

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'era

't~stim(mio ; tem~,/iesaltandola: ~di

soverehiojdi commettere

un 'in-

gi~st'izia

verso

l,gli. ~utofi :'d elle att~è

.,(1) ;

più,

d~plorevole' ~rì~òra'i:çhe

il

:Sp~itro

nonpromovess é

dal Principe o

d~l1la

Città una ricompensa

dee/da

'deil'

eroe.

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In vec e, come

~~'ho to ;

ques ta fu poco' meno .che derisoria

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io

ra zione di pane ' alla' vedova e un a al figlio Giacomo durante la Idro

vita, razione continuata per un altro sessennio ad 'un figiio che Gia–

comojnorendo, lasciò nell 'età di

6

anni

(2).

Carlo Felice rimediò :in

"

.

(1)

Infatti eroicamente comba ttendo era no morti:

il

Capitano delle Guardie

Brun o Bruno,

il

Conte Bro solo,

il

Marchese Nazar i,

il

Maggiore Kettemburg e

alt ri.

(9l)

La moglie del Micca Mari a Pasquali Buonì no, cui

il

giovane minatore aveva

lascia ti, partend o per Torino 6 lu igi d'oro, non rimase troppo tempo a pian gere

la morte del marit o, ma pochi mesi dopo passò .asecondenozze con Lor enzo Pava–

nello. disertore, che per riscattarsi adoperò

i.

~~I

lui gi di P ietro Micca; nozze, non

belle che finirono presto con mia separazione,

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