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Capitolo VI.
"
ricordo, auspice la Società Promotrice delle Belle Arti, innalzarono
a Pietro Micca, nel 1864,
il
Parlamento ' italiano e il Municipio di
Torino, proprio innanzi al Mastio della Cittadella (fig. 96) (1).
L'iscrizione apposta sul monumento nella parte anteriore suona
così:
PIETRO MICCA
DI ANDORNO SAGLIANO
SOLDATO MINATORE
NEI CAVI DELLA CITTADELLA DI TORINO
A DÌ
30
AGOSTO
1706
ALL'IMMINENTE IRROMPERE DEI NEMICI
CONHCIO , DI CERTA ROVINA
ACCESE LE POLVERI
E CON SACRIFICIO DELLA VITA
FECE SAL VA LA PATRIA.
Nella parte posteriore:
PER DECRETO DEL PARLAMENTO ITALIANO '
E
'DE~ ,
MUNICIPIO DI TORINO
~.:. '
;\
AUSPICE
LA SOCIETÀ PROMOTRICE ,
DELLE BELLE ARTI
4
GIUGNO
1864.
Mentre l'assedio durava implacabile, iFrancesi, per ordine del loro
comandante, irato per la resistenza ostinata che la Città gli oppo–
neva, andavano devastando! e :distruggendo ogni .cosa nei dintorni (2).
Il La Feuillade aveva giurato che sarebbe piombato, feroce come
Attila , sulla Città che osava: resistere alle sue
armì.Per
fortuna del
Piemonte la iattanza" la prepotenza nemica venne fiaccata sotto le
mura stesse della Città.
(1) Gli fu dedicata anche la nuova via diagonale fra Piazza Castello e Piazza
Solferino.
(~)
«
Da Torino - scrive
il
Solaro - ognuno vedeva con dolore bruciare la
propria villa, e non c'era più bisogno che gliene portassero la notizia
».
Si com–
prende l'ira del comandante in capo contro Torino, quando si sappia che in una
lettera a Luigi
XIV
aveva detto:
Vostra Maestà sià servita di farmi spiccare la
testa dal' busto, s'io non prendo Torino 'in un mese contro le regole.