

Torino eroica
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loquio ; solo il .Tarizzo racconta che i du e Principi si abbracciarono
senza proferir parola. La piena degli affetti e dei ricordi , come spesso
avviene, impedì ad essi di parlare. Non si eran o veduti da dieci anni,
e se le loro relazioni personali erano sta te semp re amichevoli, non
può dir si altrettanto delle loro opinioni politiche.
Vittorio Amedeo aveva nel 1796 abb andon ato le parti dell' Impe ro
per inesorabili necessità di Stato e, nonost an te le vive rimost ranza
delcugino, aveva stretto alleanz a con la Francia; talchè si érano
tro vati in campi opposti. Anzi, nella battaglia di Chiar i, chi sa con
quale contrast o di affetti, il destino li aveva posti di fron te, l'un
contro l'altro arm ati.
Nel
1703
le cose cambiarono : le nuo ve alleanze
li
condussero a
militare nella stessa parte e resero più cordiali i ra pporti di parent ela.
Il Duca informò il cugino degli ultimi avvenimenti e gli comu–
nicò una lettera del Dami nella qual e si chiedevano d'urgenza i soc–
cors i necessari a salvare la piazza,
Quando il Principe Eugenio comprese la necessit à di un 'azione sol–
lecita e vigorosa, fece convergere le sue truppe, per diverse vie,a Villa–
ste llone, dove si unirono alle forze
del.Duca provenienti da La Motta.
Il
l o
settembre, mentre il genio militare gettava due ponti sul Po,
nei pre ssi di Carignano, i Principi passavano in rassegna l'esercito,
accolti da ufficiali e soldati col più schiett o entus iasmo. Nel Principe
Eugenio ravvisavano ed onoravano il vincito re di Zent a, di Chiari,
di Hochstadt e di altre battaglie ; in Vittorio Amedeo il sovrano valo- .
roso ed equanime, affabile e buono.
Il giorn o seguente, il genera le Fels, con 1200 cavalli e 200 fanti,
occupava Chieri, attraversando vie ben nole, nell'atto stesso che Vit–
torio ed Eugenio dall'alto della collina di Sope rga esaminavano le
posizioni pr ese dal nemico
(L).
(1) Scr iviamo Soperga e non Superga perchè cosi si deve dire" Quanto , alla
etimologia del nome, scartata quella del Denina
(supe r terga mon tium ,
sulle spalle
dei monti, cioè colle emergente sul dorso degli altri) e de' suoi seguaci, del Balbo
(zltlnberg=
alla montagna), del Botta che senza proporre un' etimologia sua pr opri a,
dice
il
vocabolo Superga voce composta di latino e di teut onico, del Dalpozzo
che da un a gran cava di calce che si trova dietro
il
monte, vuole
il
nome mezzo
fran cese
(chaux
=
calce) e mezzo tedesco
(berg
=
monte) quasi
il
monte della ca lce;
del Vir iglio che dalla chiesetta esiste nte sul mont e di Sa nta Mari a
snb pergolam
trae la ragione del nome, l' etimologia più esatta, come quella che è confortata
dai documenti, è la der ivazione accennata dal Promis e svolta recentemente da l
prof. Massia. La forma più antica del nome è
Sarrùperqi«,
e si sa che le voci
sa rra,
sarrnm, serra , sernun,
nel volgare lati no significavano
colle, monte, picco, cig lion e.
La seconda parte del toponimo
pergia
è una forma lati nizzat a di
perga
da un più