

Torino eroica
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Fi g. 97. - Maria Bri cco, guida ndo i Grana tie ri piemontesi,
sorprende i Francesi nel Castello di Pian ezza.
(Quadro del Gouln).
Il 5 settembre l'esercito principale, girando allargo di Torino alla
distanza di
8
chilometri circa, procedeva verso la Dora, diviso in tre
colonne: a destra la fanteria per pot er sempre, con una conversione
di fronte, arrestare qualsiasi as salto di fianco ; a sinistra la cavalleria ;
nel mezzo le artiglierie e i bagagli.
Senz'essere punto disturbato, l'esercito pot è compiere tranquilla–
mente la sua marcia, appoggiandosi con la sinistra verso Pianezza e
con la destra sullo
stradone di Rivoli–
Torino.
Il
nemico non si
mosse, e, fatto sin-
I
golare, non si mos-
se nemmeno da–
vanti ad uno di
quegli episodi che
potevano svelare.
l'obiettivo degli as–
salitori.
Durante la mar–
cia era pervenuto
al Duca di Savoia
il rapporto che un
convoglio francese
s'approssimava per
la strada di Susa,
marciando sulla
s ponda sinistra
della Dora. Il con–
voglio era compo–
sto di 1450 muli
carichi di vettova–
glie ed armi, scor–
lato da 400 uomini a cavallo, del reggimento Chatillon, sotto la dire–
zione dei comandanti De Bonnelles e Roch ebone.
D'accordo col Principe Eugenio decise il Duca di catturarlo; onde ,
lasciatolo passare, ordinò alla cavalleria di assalirlo alle spalle. Ten–
tarono i nemici resistere, ma furono travolti in fuga: un solo degli
squadroni francesi, di circa 250 muli, riuscì a salvars i, rifugiandosi
nelle trincee. Il Rochebonne fu fatto prigioniero, mentre il Bonnelles