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Capitolo VI.
di polvere, per la quale il minatore poteva "mettersi in salvo .prima
dello scoppio.
Il pericolo era imminente. Pietro Micca, voltosi al compagno
«
Su
via
-
disse -
accendi la miccia
» .
E vedendo che quello stava incerto
e indugiava, prendendolo pel braccio, soggiunse:
«
Levati di là tu sei
più lungo d'una giornata senza pane; lascia fare a me
e
salvati».
Così detto, presagii la miccia di mano, ne tagliò un pezzo, l'accese
e la dispose in modo che il fuoco, in brevissimo tempo, accendesse
la mina, mentr'egli avrebbe tentato di salvarsi scendendo la scala e
correndo attraverso la galleria inferiore. La mina scoppiò e l'eroico
soldato non ebbe il tempo di mettersi in salvo (fig. 95) (1).
Il compagno rimasto narrò il fatto;
«
magnanimo fatto
-
dice
bene il Carutti - se si
considera che egli il compiva con certezza
di perire,
e
perchè, quand'anche sul povero
e
osc'uro minatore aves–
sero potuto amore
e
speranza di
glor~a,
non gli era dato eperarli, non
essendo probabile lo scampo del compagno, unico testimonio del suo
sacri ficio
».
.
Quanto agli effetti dell'eroica azione di Pietro Micca sull'anda–
mento dell'assedio, la tradizione popolare e con essa quasi tutti gli
storici esagerarono così da ' attribuire a ' quel ,gesto magnifico la
cagione prima del successo finale. Carlo Botta, obbedendo al suo
grande spirito, naturalmente celebrativo di ogni atto magnanimo,
scrisse:
«
se
non era il generoso biellese, nessun Eugenio, nessun Vit–
torio Amedeo, salvavano Torino,
e
l'opera loro veniva indarno. Da lui
la corona ducJle fu conseroaia,e la regia posta in capo ai Principi
di Savoia
».
Un tale apprezzamento, osserva giustamente Pietro Fea, che
sull'assedio di Torino ci ha dato, nella ricorrenza del secondo cen–
tenario, il libro più chiaro, più interessente e completo, non regge
alla critica.
L'invasione della galleria che il Micca arrestò con la morte,
sempre gloriosa, non costituiva di per sè stessa un fatto di grande
importanza militare; tanto è vero che non era , stata .appa recchiata
(1) Recenti studi sul terreno dove sorgevano i
Magazzini generali,
che ora sono
stati atterrati per dar luogo ai nuovi edifici della Scuola di guerra e della Inten–
denza di finanza, hanno permesso di ricostruire tutto
il
sistema difensivo di gal–
lerie di mina e di contromina del fronte d'attacco, e specialmente della parte
centrale. Fu anche scoperta la scala dietro la quale
il
Micca fece brillare la mina ;
si trovava quasi all'angolo delle vie Guicciardini e Sebastiano Valfrè nel fronte
dell'isolato che guarda l'edificio dell'Intendenza di finanza.
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